Andrea Nurcis – Quando abbiamo preso in gestione il podere, convertendolo in bio, abbiamo per prima cosa studiato come fare una siepe polifunzionale.
Una siepe infatti serve sì a ridurre il rumore, ma anche a proteggere dai venti, a dare riparo ad uccelli ed insetti, a creare un microclima, ad ombreggiare, a dare cibo ad animali selvatici.
Una cosa importante che abbiamo capito è che le piante vanno alternate in modo da creare altezze diverse e varietà diverse. La monocoltura presenta un forte limite perchè se attaccato da fitofagi e funghi non riesce a sopravvivere.
Noi abbiamo preferito piante autoctone che, malgrado il cambiamento climatico, resistono bene perchè abituate al nostro suolo basico
Mauro Malossini – Bella idea ! La fabbrica del pellet a km 0 .. Intelligenza zero di gente stupida, “quando avrete tagliato l’ultimo albero, inquinato le acque e pescato l’ultimo pesce, quando l’aria sarà talmente inquinata e priva di ossigeno da far fatica a respirare,quei cervelloni che propongono queste idee e la gente che gli da ascolto si renderà conto che il denaro non può darci né la salute né la qualità della vita né il futuro, l’unica cosa per salvarci è tutelare l’ambiente e le foreste” ..
Irene Corcillo – Io qui unica foresta che vedo é quella di palazzi di cemento sempre più alti!
Veronica Dimmelote – ORSI POLARI IN PUGLIA
Oggi a Fasano le temperature superano i 30 gradi.
Prigionieri dello zoo safari due orsi polari, madre e figlia (c’ era un terzo cucciolo, morto nel 2013).
Chiusi in un isolotto di cemento, una vasca di acqua calda e putrida, circondata da pareti dipinte di blu, lontani migliaia di chilometri da quei ghiacci che non vedranno mai.
Lo zoo safari di Fasano appartiene alla società Leo 3000, già proprietaria dello zoo safari di Ravenna.
Alessandro Bottacci – Basta con queste vere e proprie torture per gli animali.
Boicottiamo zoo e delfinari ed insegniamo ai bambini a conoscere gli animali nel loro ambiente naturale.
Le tv sono piene di documentari
Lia Ferrua – Ci siamo preoccupati di quante cacche di cane sporcavano il marciapiede, piuttosto di quanti alberi in meno per farlo.
Ci siamo curati di avere sempre lastricati e asfalti in bolla per le nostre passeggiate su ruote, o su tacchi, piuttosto di quanta vegetazione in meno per cementare
Ci siamo agitati se non strappavamo tutte le erbe spontanee ( per lo più commestibili, sapevamolo) dai cortili, derubricate ad erbacce, per poi lamentarci dei prezzi dell’ortolano.
Bene.. ora è estate e sappiamo a cosa sarebbero serviti.
Quest’inverno, sarà uguale.
Siamo Viandanti Sapiens Sapiens, figli di Sapiens
Stefano Angelini – Purtroppo nelle città gli amministratori temono di dover risarcire i danni provocati da radici che deformano l’asfalto, rami che cadono durante le intemperie e foglie da raccogliere in autunno.
Aggiungo l’assedio portato da ditte di potatori e tree-climbing, che fanno incetta di legname capitozzando e tagliando enormi rami, ed il gioco è fatto, le piante che sopravvivono si cariano e muoiono nel giro di pochi anni.
A questo punto entrano in campo i vivaisti (di solito compari di potatori & co.) che propongono il rinverdimento dei viali spogli e… il giro ricomincia.
Epperò in nord Europa questo gioco non avviene, si vedono Platani, Gelsi, Ippocastani secolari, riveriti e rispettati; forse si è capito che se si vuole il verde si può sopportare l’onere di qualche disagio.
Francesco Maria Mantero – È in pericolo la pineta di Cervara ( Simbruini ) destinata a pellet per pochi spiccioli al comune
Franco Tassi – CI LAMENTIAMO DEL CALDO? LE STAGIONI NON CI SONO PIU’? IL CLIMA STA FORSE CAMBIANDO? DI CHI SARA’ LA COLPA?
Continuiamo a tagliare alberi, a bruciare pinete, a eliminare macchie e cespugli, a trasformare foreste un boschi-stecchini… Per far legna, pellet, tavole e mobili… Per alimentare centrali a biomasse… Perchè gli alberi danno fastidio, e occorre aprire spazio a parcheggi o altro… Per far soldi nel modo più semplice e rapido… Perchè alcuni alberi potrebbero cadere, o forse potrebbe spezzarsi un ramo. Oppure sono ammalati, o magari no, ma potrebbero diventarlo. Inoltre tempo fa un’auto e una moto sono andate a sbattere su grossi alberi, se non ci fossero stati era meglio, potevano correre tranquillamente. In città occorre eliminare quei vecchi viali, fanno sporcare le strade di fogliame, che poi tocca raccogliere: meglio mettere, invece, qualche bel vaso di fiori colorati.
E poi lo dicono gli esperti, l’Italia sta diventando ormai tutta una foresta,è una vera calamità, aiuto! Cerchiamo di bloccarla finchè siamo in tempo, altrimenti che sarà di noi?
Roberto Melis – Sapete quanti alberi ci sono tagliati e poi lasciati sul.posto? Il motivo è che avendo eliminato il. Corpo forestale ci sono varie conseguenze, tra cui anche l’abbandono degli alberi insomma; poi si aggiunge ,il sistema organizzativo politico locale montano e Regionale: domanda ‘ la cura del sotto bosco si fa?’ sappiamo benissimo se non viene pulito il bosco arriva un incendio di Macchia e non a raso .più si puliscono i boschi maggiori sono i danni.
Ma siccome gran parte dei boschi sono privati allora bisogna dire ai proprietari di provvedere alla pulizia dei boschi
Irma Tannini – Quando vengono piantati i nuovi alberelli nessuno se ne prende cura. Li lasciano morire di sete e assaliti dalle erbacce. Tanto conta fare l’ affare e intascarsi i soldi. Basta osservare quando si viaggia attraverso paesi e città. Il verde pubblico è maltenuto trascurato abbandonato. Io soffro e mi indigno per questo sfacelo, ma credo che in pochi se ne rendano conto e si preoccupino. Ma i sindaci non potrebbero farsi un giro ogni tanto?
Debora Rizzo – Quell’unico ed ultimo gesto di compassione.
L’asfalto bollente, il nasino insanguinato e il corpo di pochi grammi ricoperto di parassiti.
Un unico momento di ripresa dopo le prime cure, come se per un attimo fosse rinato con piccoli passi incerti cercando le mie mani, mentre a me venivano gli occhi lucidi e i sensi di colpa per quel gesto umanamente immeritato.
Non abbiamo idea da dove sia arrivato, ma siamo sicuri sul perché sia stato fatto nascere.
Agnelli, conigli, carne tenera “che non fa male”, quella da dare ai bambini o usata perché “più genuina” se ammazzati dal contadino dietro casa.
Alcune volte è inutile cadere in una retorica con chi non riesce a vedere e che fa male solo a quelli che hanno già aperto gli occhi.
Ma vorrei tanto che tutti quelli che guardando questo coniglietto bianco hanno pensato come prima cosa a quanto sia “carino” facessero la connessione. Tutto qui.
Perché anche lui, come l’agnello, lo comprate spellato e confezionato a 4,99 al banco frigo. Euro più euro meno, con lo sconto o senza. Alcune volte nemmeno fatto a pezzi, ma intero proprio come altri neonati, con le pupille, le ciglia o la coda attaccate a quel corpo pesato e prezzato…e avete il barbaro coraggio di metterlo nel vostro carrello della spesa per poi lamentarvi che viviamo in un mondo pieno di odio. E di chi è la colpa?
Ciao piccolo, ci abbiamo provato ma in un mondo che funziona al contrario le cose più belle svaniscono con le prime luci dell’alba.
Dario Rapino – “Se sulla nave ferma ci fossero dei cani anziché degli uomini si sarebbero sollevate le folle.” Non volevo lasciarmi coinvolgere nella solita, estenuante ed infruttifera discussione . Ma ora, con i freni inibitori mollati per la stanchezza, qualcosa la voglio dire. I cani e gli animali in genere subiscono trattamenti anche peggiori di quelli riservati ai migranti. Cosa vuol dire “se ci fossero stati dei cani”, che i cani meriterebbero quelle sofferenze? Oppure che chi si indigna per i cani non è capace di indignarsi anche per gli umani? Si possono fare tante cose nello stesso tempo, senza che l’una pregiudichi le altre, salvo avere un solo neurone male funzionante. In realtà, chi non ama gli animali non ama nessun essere vivente, uomo compreso. La pietas è un valore universale che dovrebbe condurci a ripudiare ogni forma di sofferenza a chiunque inflitta. Concetto talmente banale che c’è da vergognarsi persino a scriverlo. L’amore espresso dai più per gli uomini è solo l’ennesima, deludente supercazzola di maniera, come l’ostia presa dal prete dopo aver violato i dieci comandamenti.
Andrea Christofer Kühn – Stazione di Roma Gemelli ore 07:30 Uomo ben vestito accasciato a terra, vado a chiedere se sta bene, mi dice che vuole solamente dormire perché ha perso la moglie stanotte qui in ospedale..dopo aver fatto un po’ di sostegno psicologico lo convinco a spostarsi ma non appena mi giro lo ritrovo li, a quel punto mi son messo in disparte ad osservare il comportamento delle persone alla vista di una persona a terra all’entrata di una stazione.
Medici, infermieri, suore…nonostante sia ferragosto è la stazione di un Policlinico Universitario ed in 10 minuti saranno passate un centinaio di persone…nessuno, si è degnato di avvicinarsi. NESSUNO, neanche un collega IN DIVISA. Regà, seriamente, famo schifo. Ah, buon ferragosto.
Daniela Mureddu – Ho discusso con 2 signore ( ma i trogloditi erano molti di più) che, con aria eroica di chi ti ha salvato da chissà quale mostro, tiravano fuori dall’acqua le medusine dal Poetto di Cagliari : ‘ Signora, quì è molto più casa loro che nostra’ Lei ‘ Ma pungono’ Io ‘ E allora che cosa vale fare toglietele tutte dal mare?!’ . Muta.
Emanuele Cabriolu – “Il maxi sequestro ad Alghero: per riempire 112 vasetti impiegati 25 mila ricci da pescatori di frodo campani”. Sarebbero la meta’ in un solo colpo di tutti i ricci già pescati equivalente di una proroga di tre mesi o di 30.000 ricci proporrei per il disatrastro ambientale dato il numero e il valore nelle ipotesi di reato bisogna osare e proporre al PM diceva il compianto amico e giudice Maurizio Santoloci.
Spongata di Corniglio – Ringraziamo per il “bellissimo” gesto fatto al nostro apiario in Badignana.
Se il vostro scopo era uccidere due famiglie di api, molto probabilmente ci siete riusciti.
Se, invece, l’obiettivo era un altro non lo abbiamo capito o non l’avete raggiunto.
Uccidere famiglie di api, oggi, dovrebbe essere considerato reato ambientale, per l’importanza che hanno per la vita di tutti.
Francesco Maria Mantero – Vogliono tagliare la bellissima pineta di Orvinio (parco lucretili) rifugio di lupi, per fare i soliti pellet
Gabriella Costa – Il bene più prezioso degli Appennini sono i boschi una volta portavano i bambini con pertosse a respirare l’aria buona di paesi come Palazzuolo. E ora c’è una voglia di tagliare distruggere sradicare…CUPIO DISSOLVI dicevano i latini.L’uomo ha in sé il germe dell ‘autodistruzione !
PEM – Rispetto a tutta la vicenda che ha portato al dissolvimento del CFS sia la dirigenza che i sindacati sembrano affetti verso se stessi da CUPIO ABSOLVI
Simonetta Rossi – UN PENSIERO PER I MIEI AMICI VEGETARIANI E IL “LATTE FELICE”: Oggi ho dovuto visitare una stalla per la produzione di latte bio, una delle più certificate e “belle” del territorio emiliano, dove gli animali sono allevati rispettando le regole di benessere animale e le mucche hanno la possibilità di pascolare nei prati. Ho chiesto all’allevatore di poter vedere i vitelli nati da pochi giorni. Li ho trovati reclusi in piccole gabbie, isolati dalle madri ma il loro destino è ancora più crudele, saranno venduti per pochi Euro all’industria della carne A SOLI QUINDICI GIORNI DALLA NASCITA. Non riesco a dimenticare i loro occhi consapevoli e vuoti.
Aiutatemi a capire come sia possibile non rinunciare al latte e al formaggio, se IL LATTE E IL FORMAGGIO sono artefici di tanto ORRORE. Avete già capito quanto sia terribile l’industria della carne, la produzione di latte e formaggio non è da meno, basta ancora un piccolo passo per una maggiore consapevolezza.
Senza considerare che mi trovavo in un allevamento biologico non intensivo, mentre la maggior parte della produzione di latte arriva dagli allevamenti intensivi dove si pratica il parto indotto, in modo che i piccoli vitellini vengano al mondo fra le 8 e le 12 settimane prima della fine della gestazione. I vitellini, ovviamente prematuri, vengono buttati via come rifiuti!
In questo modo l’industria lattocasearia può garantire una produzione costante di latte, senza avere l’inconveniente di un vitello che avrebbe la strana pretesa di succhiarlo dalle mammelle di sua madre.
PS: OGGI NELLA STALLA ERO CON UN VETERINARIO CHE SPUTAVA VELENO SULLA DIETA VEGANA, RITENENDOLA PERICOLOSA E CARENTE. L’allevatore mi ha lasciato senza parole, quando con il sorriso e la fermezza, ha contradetto il veterinario: I VEGANI HANNO RAGIONE – gli ha risposto – NON ESISTE UN’INDUSTRIA PIù INQUINANTE E TERRIBILE per l’AMBIENTE degli ALLEVAMENTI (ed ha sottolineato TUTTI, NON SOLO QUELLI INTENSIVI), ed io lo so bene, visto che da trent’anni faccio questo mestiere. Ha anche affermato che secondo lui deve essere anche più salutare, visto che nella sua famiglia ha tanti casi di malattie tumorali.
MONDO ALLA ROVESCIA
Antonella Giordanelli – VACANZE ESOTICHE, quiz con tre indizi:
IN QUALE NAZIONE E’ ATTERRATO L’AEREO PASSEGGERI?
1) All’interno dell’aeroporto internazionale stazionano militari; 2) Nel paese non c’è ambasciata italiana; 3) La Farnesina non segnala la situazione.
Soluzione: IN ITALIA dove i controlli CITES per la fauna e la flora protetta li effettuano i militari dell’Arma.