Frustrazione, rabbia, queste le emozioni che si provano davanti a un tale scenario operativo. Sono mesi che lavoriamo così. Vorrei urlare la mia rabbia. Non mi sento impotente, questo mi toglierebbe la grinta e la forza di provarci, almeno provarci. Vorrei urlare si, a voi che con arroganza, ignoranza, superbia e prepotenza avete lasciato il nostro PAESE in balia di criminali che stanno riducendo in cenere immensi e meravigliosi territori. A voi che dovreste governare per migliorare il paese, non per ridurre la spesa pubblica ma per fare in modo che sia “ben spesa”. Quanto è costata questa estate? Quanta prevenzione si sarebbe potuta fare con questi soldi?
Domani, quando non ci sarà più neanche un albero da bruciare, mandate l’esercito, a guerra finita mandate l’esercito. Vi detesto, dal profondo del cuore.
“Ieri sera raggiungendo Campo Imperatore ci siamo ritrovati nel grande incendio che si è sviluppato di fronte Fonte Vetica, sembrava di essere sull’Etna. È stato uno scenario apocalittico, i focolai sono ancora purtroppo accesi. Passando ora di giorno rimani scioccato nel vedere che è tutto completamente bruciato, non ci sono più alberi ma solo persone che lì di fronte continuano a fare barbecue, selfie davanti a quello scenario e Fonte Vetica zeppa di bancarelle oscene, gente che non merita la generosità della natura, rombi di moto e potrei continuare all’infinito. Per concludere il mio rientro, passando per Rigopiano, ho visto per la prima volta il disastro della valanga e vi assicuro che non è paragonabile alle immagini viste in TV e con gli occhi lucidi vedere persone godersi picnic proprio lì davanti con i loro maledetti autoscatti. Lo spettacolo ed il silenzio dell’alba di stamattina a quasi 3000 s.l.m. sul Corno Piccolo e poco dopo lo scempio di chi si definisce “umano”.
Mi vergogno.”
Antonella Giordanelli – Fiera degli ovini di imprenditori/allevatori giunti con i loro TIR nel cuore del Parco nazionale e successo di presenze con 30mila persone, tra cui i 10 ragazzi che cucinando con carbonella hanno colposamente provocato l’incendio all’interno del Parco Naz. del Gran Sasso e dei monti della Laga…Modernità per modernità propongo d’impiantare faggete millenarie negli enormi padiglioni fieristici di Rimini, così noi appassionati di montagna, attrezzati di zaini e scarponi, potremo godere delle bellezze naturali incontaminate! Intanto acrobatismi di Canader lanciano inutile e dannoso ritardante in luoghi impervi dove le squadre a terra non possono arrivare e il bagliore degli incendi invano ha messo in risalto i monti il cui profilo mostra LA BELLA ADDORMENTATA: l’ Italia vacuamente balneare in tutte le stagioni.
Alberto Colazilli – Un fatto gravissimo che poteva diventare una strage mettendo a rischio la vita di 30 mila persone. Un paesaggio unico al mondo devastato. Una baracconata mal organizzata e con controlli superficiali che viene vista come un alto momento turistico e che in realtà a portato a Campo Imperatore la feccia dell’Abruzzo. Ecco come siamo ridotti. Ma non era parco nazionale????
Giulio De Collibus – MALEDETTI INCAPACI CON IL FUOCO COME CON LA NEVE ( ma non sempre).
Il più importante patrimonio ambientale e paesaggistico d’Abruzzo va a fuoco per incapacità, ottusità, menefreghismo , disorganizzazione di tutte le istituzioni. Peccato che tutto ciò non sia coinciso con qualche edizione inutile e costosa di ” Abruzzo open day”.
Eppure, quando il presidente D’Alfonso presentò il piano regionale antincendi, il sindacato del Vigili del Fuoco, lo dichiarò subito inadeguato.
D’altra parte, lo smantellamento criminale della struttura nazionale di protezione civile realizzato in odio a Bertolaso, ha dato i suoi luciferi effetti. Aggiungiamo pure il modo dilettantesco in cui è stato sciolto il Corpo Forestale dello Stato.
Eppure questa classe dirigente dimostra ancora alcune notevoli capacità: quella, ad esempio,di l far costare un tratto di superstrada ben 36 milioni di euro a chilometro o nel progettare porti faraonici destinati all’insabbiamento.
Giampaolo Concas – ho visto un servizio sulla 7 dove venivano mostrati i militari che a Roma presidiavano la pineta bruciata, vederli mi ha strappato un sorriso (da Forestale è sicuramente molto amaro e a denti stretti) la giornalista diceva che l’esercito era lì a presidiare ed estinguere gli incendi, ma davvero esiste gente convinta che il fuoco si spegne con il mitra? (quello avevano in mano i soldati) o che la presenza degli stessi in una pineta già bruciata impedisca altri roghi? e anche quanto poco costa l’impiego (utilissimo!) dell’esercito di fronte all’enorme risparmio ottenuto sopprimendo il CFS? (non parlatemi di accorpamento che mi fa male al cuore).
Roberto Scipioni Rimini – Ma possibile che in Italia non possa funzionare nulla se non inserito nelle forze armate, ma avete mai visto come funziona nei paesi che funzionano?
Le cose dei civili si lasciano fare ai civili, la polizia forestale è civile in tutto il mondo e una forza armata come i carabinieri non esiste da nessuna parte del mondo civile, per fare un esempio e come se negli USA i marines invadessero tutti i campi della vita civile, compresi gli uffici del lavoro, da noi è militare anche la polizia tributaria è infatti abbiamo un evasione fiscale vicina allo zero.
Rossano Viscogliosi – La piromania è una patologia, i piromani quasi non esistono in natura. Esistono i delinquenti ed i criminali che d’estate fanno anche gli incendiari. Nell’eterna lotta tra guardie e ladri, se tu sopprimi le guardie specifiche ed addestrate in una determinata materia, dai come segnale che quella materia non ti interessa e il criminale lo coglie appieno quel segnale. Risultato: incendi più che raddoppiati rispetto al 2016 (e siamo ancora ad agosto). Cmq i forestali ci sono sempre sotto altre vesti, fanno tutto ciò che facevano prima meno la direzione operazioni di spegnimento (tranne i pochissimi passati nei vvf). È l’input dato dal governo ai criminali l’errore tragico.
Viva la mia grande Forestale…. che tristezza….Un paese in ginocchio Grazie a scelte scellerate e senza un minimo di confronto con chi a suo tempo queste cose le diceva ma tutti erano sordi!!!
Simone Angelucci (Sindaco di Caramanico Terme)
Fuoco e fiamme sulla Majella
Non ce la fate.
Dovesse ogni albero annerire,
ogni cespuglio diventare carbone, ogni pietra rovente, ogni fiore incenerire.
Non ce la fate. Soldati dell’ignoranza. Profeti del nulla.
Questa TERRA NON VI SARÀ CONSEGNATA!
Angelo Vaccaro
LA GRANDE MADRE SILA
La Grande Madre Sila, era una straordinaria foresta del Pianeta Terra nel cuore del Mare Mediterraneo, e fu la culla di fiorenti civiltà antiche. Grazie al suo legname pregiato, alla sua resina e alle sue acque vi prosperarono popoli straordinari come gli Enotri e i Bretti e fu la culla della Magna Grecia. I Romani e i Normanni vi abbeverarono le loro mandrie e vi costruirono le loro navi possenti. La grande madre sopravvisse al dominio dei popoli e accolse e fece prosperare la biodiversità più imponente di quel pianeta. Nel XXI secolo d.C. sotto il dominio dell’ultimo popolo che vi dimorò fu distrutta dalle fiamme per profitto di pochi, e per incapacità e indifferenza di molti.
(Da un file rinvenuto su un pianeta di Alfa Centauri nell’anno 6017)