David Diani – Ben 24 squadre del CFS sono intervenute già dopo mezz’ora dal sisma: hanno delle caserme in zona e, il Cfs è l’unica forza di polizia ad avere le unità cinofile addestrate al soccorso. CC, piesse e Gdf non hanno unità cinofile da soccorso ma soltanto unità cinofile anti-droga ed anti-esplosivi, totalmente inutili per il soccorso. Compiti diversi, specializzazioni diverse ed unità cinofile totalmente differenti…….
Antonella Giordanelli – Era stato istituito nel 2009, finanziato con 700mila euro dalla UE per il progetto Life, il Centro specializzato nell’antiveleno del CFS con sede nel Parco naz del Gran Sasso e monti della Laga il cui nucleo Nucleo cinofilo antiveleno operava in tutta Italia e a cui richiedevano consulenze da ogni regione, perché era l’unico centro con questa specializzazione. All’interno del Parco naz. del Gran Sasso operava con una routine di due volte alla settimana.
A questa come alle altre unità cinofile, i primi di gennaio 2017 sono stato distribuiti gli ultimi sacchi di crocchette che erano nei magazzini del CFS facendo presente che non ne ce n’erano più disponibili per il futuro.
Il 19 gennaio a Rigopiano non ha operato l’unità cinofila di Pescara (a 20 minuti d’auto dall’hotel sommerso dalla valanga), ma hanno fatto arrivare in elicottero cani dall’Emilia Romagna. Nessun intervento è più stato operato dai cani del CFS il cui addestramento straordinario è stato pagato dai contribuenti italiani, nel mentre il mantenimento era di fatto a carico dei Forestali loro conduttori. Ad aprile alti ufficiali CC rimanevano ammirati dell’altissima specializzazione dei cani che il CFS addestra fin dagli anni ‘90 per il soccorso e la ricerca sia in profondità sia in superficie, eppure sono stati completamente ignorati dai Carabinieri, che non hanno neanche utilizzato nelle loro indagini, i cani antincendio del CFS…e sì che non sarebbe mancata occasione di avvalersi del loro eccezionale fiuto per trovare gli inneschi e i relativi incendiari !
A settembre poi TUTTI i cani sono stati “riformati” per SOPRAGGIUNTA SENILITA’, TUTTI, con l’unica eccezione di 2 specializzati per ricerca tra le macerie di Brescia e quelli antiveleno nei parchi. Cosicché si hanno questi strani fenomeni naturali nel 2017: i cambiamenti climatici che si verificano esattamente dal 1 gennaio, e i cani che diventano tutti vecchi nel mese di settembre. Fortunatamente i loro conduttori hanno potuto evitare loro l’ospizio riscattandoli al simbolico prezzo di 1 euro.
Francesco Marchetti – Sono un cane rognoso sbattuto fuori senza possibilità di appello a 53 anni…neanche in Uganda……completamente rovinati senza un perché….a fare revisioni in Motorizzazione Civile…lavoro di concetto
Massimiliano Bernini – E’ innegabile a questo punto, come il “passaggio” delle Donne e degli Uomini dell’ex Corpo Forestale dello Stato nei Carabinieri, nella Guardia di Finanza, nei Vigili del Fuoco, nella Polizia di Stato, nel Mipaaf e in altre pubbliche amministrazioni, sia stato in moltissimi casi, un vero e proprio trauma!
Oltre alla contrazione dei diritti (sulla quale attendiamo il giudizio della Corte), molte competenze e professionalità a tutela dei beni comuni si sono definitivamente interrotte.
Anche le strutture e i mezzi dell’ex-CFS hanno subito la stessa sorte nefasta, come la Motovedetta Montecristo II, che consentiva il collegamento tra la terra ferma e l’omonima isola.
Sembra infatti che l’imbarcazione, una motovedetta d’altura di 14 metri registrata al naviglio dello Stato con la sigla CFS 701, sia ferma agli ormeggi, là dove era dislocata prima della soppressione del Corpo forestale dello Stato, cioè nel porto di Scarlino distante appena 5 chilometri da Follonica.
Ci risulta, inoltre, come l’imbarcazione non sia più oggetto di regolare manutenzione quindi in stato di abbandono.
Altra cosa che non capiamo è come mai i «nuovi» Carabinieri forestali (per trasportare la pattuglia montante e tutti i materiali e persone necessarie alla gestione e sorveglianza della riserva naturale) effettuino il collegamento con l’isola di Montecristo con un’altra unità di stanza, però a Porto Santo Stefano, ovvero a 100 chilometri dall’ufficio forestale-carabinieri che ha in gestione l’isola di Montecristo.
Ma in attuazione del Dlgs 177/2016 attuativo della Legge Madia, i mezzi nautici del soppresso Corpo Forestale non dovevano transitare tutti alla Guardia di Finanza?
Cosa c’è di razionale nell’effettuare il collegamento con l’Isola di Montecristo da un porto distante circa 100 km dall’ufficio che gestisce l’isola?
Questo e altro ancora, lo chiediamo al governo con l’ennesima interrogazione parlamentare;
Risponderanno?
Carmelo Guarnieri Labarile – Toh…ed io che stavo subito pensando, per come accaduto per altre imbarcazioni, che venisse utilizzata per trasportare i sommozzatori.
Addirittura, per mettere al sicuro il bottino dell’hangar di Pescara, i carabinieri hanno dislocato li anche i sommozzatori.
Ovviamente, per creargli un ufficio, hanno eseguito lavori nelle foresteria, pare in assenza di autorizzazioni di sorta, anche perché mai è stato esposto il pannello informativo dei lavori da eseguire, cambiando così la destinazione d’uso originaria di quella struttura. Ovviamente siamo ancora in assenza dei decreti che attestino che l’hangar di Pescara, che comunque è stato costruito coi fondi dell’Antincendio, lo assegnino definitivamente a qualcuno.
A proposito, tutti gli elicotteri, anche quelli con matricola militare, furono comprati coi fondi dall’antincendio.
Strano questo modo di interpretare le leggi.
Giuliano Allegrini – C’era la Croce Rossa: gli ufficiali medici si sono sempre opposti al passaggio nella sanità militare probabilmente per paura di perdere livelli e stipendi o entrare in graduatoria con altri ufficiali . Dal 2016 sono stati messi, insieme ai sottufficiali, in congedo forzato: sono circa 1200 in tutta Italia senza contare che molti di loro andranno in pensione entro cinque anni
Non hanno neanche voluto creare un ruolo ad esaurimento. Cinque anni in congedo forzato! Non so se adesso in Croce Rossa ci sono solo volontari civili
Alla fine come hanno fatto con la protezione civile sarà organizzata con associazioni e cooperative.
Savino Monterisi – Anche se nessuno ne parla, oggi in Salento Tap (controllata da Snam, quindi potremmo tranquillamente dire Snam) ha iniziato la potatura degli ulivi, intervento assolutamente illegittimo del quale non erano stati avvertiti i proprietari degli ulivi. La cosa ancora più grave è che Tap ha potato rami che avevano ancora le olive attaccate, contro ogni regola di buon senso. L’accelerazione di Tap/Snam, è il tentativo di chiudere la partita dei gasdotti prima delle prossime elezioni. Non è un caso che proprio in queste settimane la Snam abbia chiesto al governo di chiudere la conferenza dei servizi riguardo il metanodotto Rete Adriatica – il gasdotto dei terremoti.
Non bisogna abbassare la guardia, nelle prossime settimane dobbiamo mettere in campo tutte le azioni necessarie a fermare questa inutile opera, dannosa e imposta.
QUESTA TERRA DI CHI PENSI CHE SIA?
DELLA SNAM?
NO! QUESTA TERRA E’ LA MIA!