AnnunciAzione

annunzia azione.pngLa stampa si è poco occupata della soppressione del CFS perché il lavoro della forestale è sempre stato una NON NOTIZIA in quanto era innanzi tutto un lavoro costante e silenzioso di controllo e prevenzione di catastrofi e reati. Ad esempio controllava l’allevamento per prevenire il reato di maltrattamento, controllava le briglie in montagna per prevenire le alluvioni a valle, controllava le letamaie in campagna per prevenire inquinamento del terreno, controllava il bosco per spegnere subito il primo focolaio d’incendio. Ovvero tanto più e bene la Forestale operava tanto meno faceva notizia.
Al contrario il lavoro dei vigili dl fuoco, che intervengono nelle emergenze, e dei carabinieri, che arrestano il malvivente, è sempre in prima pagina.

Solo ora che la Forestale non c’è più ci accorgiamo della indispensabile opera di prevenzione e tutela che svolgeva vigilando sul territorio ed educando la popolazione nelle buone pratiche.

Purtroppo i Forestali non possono continuare a svolgere il loro compito nei carabinieri perché ora sono entrati in un’arma alle dipendenze del ministero della difesa che ha dei protocolli d’azione assolutamente inadatti a tutelare la natura perché finalizzati al controllo dei cittadini e alla repressione dei reati.
Tuttavia a noi onesti cittadini prima ancora che l’incendiario o il bracconiere sia arrestato interessa che il bosco non vada a fuoco o che il falco sia salvato.
Invece, ad esempio, mi son trovata a dover informare io cittadina il generale Ricciardi, attuale comandante dei carabinieri-forestale, che nei Centri Recupero degli Animali Selvatici c’era (ed era indispensabile!) la presenza di medici veterinari: dopo il 1 gennaio però nei 25 Centri di Recupero e Accoglienza nessuno ha più avuto ufficialmente in cura la fauna, patrimonio dello Stato, perché nessun dottore veterinario ha ricevuto una qualche comunicazione in merito alle convenzioni…Ebbene il generale Ricciardi a tutt’oggi nonostante la buona volontà ancora non è riuscito a ripristinare il servizio veterinario a causa dell’amministrazione dell’Arma così burocratizzata che ben metà dei carabinieri hanno compiti legati all’organizzazione interna invece di svolgere servizio operativo. Quindi gli animali dei Centri accoglienza e recupero non ricevono più prestazione mediche dal 1 gennaio!

Addirittura mi chiedo con un certo vago senso di rimorso se avrei dovuto informare io il gen Ricciardi dell’esistenza tra il personale del CFS di 180 agenti forestali, specializzati attraverso una serie di corsi per svolgere attività d’indagine sugli incendi dolosi: in ogni stagione AIB si disperdevano per operare in incognito su tutto il territorio nazionale, ma quest’anno neanche uno è stato chiamato in missione.
Spetta a me semplice cittadina operosa il dovere d’assicurarmi che l’Arma sappia svolgere quelle funzioni che orgogliosamente dichiara di aver acquisito ? Forse allertando ora, con tre mesi di anticipo, VVF e Arma perché si preparino a far fronte alle stagione degli incendi nell’arco alpino che coincide con l’inverno, si otterrà che la cittadinanza non perda il patrimonio boschivo anche al nord e il contribuente non veda vanificata la spesa pubblica per formare ad altissimo livello con le più sofisticate tecnologie d’indagine 180 Forestali !… Il calcolo delle probabilità sconsiglia d’affidarci alle casuali intercettazioni telefoniche dei CC che, indagando su un sospetto mafioso, casualmente ne hanno sentito parlare i parenti a proposito degl’incendi nel Parco del Vesuvio!
Il coup de…théatre, platealmente sfruttato dall’ufficio stampa dell’Arma, riesce una tantum !

La struttura militare è stata creata per essere efficiente per scopi diversi rispetto alle funzioni di un Corpo tecnico quale era la Forestale: il comando centralizzato che impone ordini di servizio è inadeguato e deleterio perché il Forestale ha bisogno d’agire in autonomia in base a mille variabili: se sente lo scirocco opererà antincendio, se vede i migratori opererà antibracconaggio etc
Insomma controllo, prevenzione, indagine, repressione devono essere svolte unitariamente dal medesimo Corpo tecnico con funzioni di polizia.

Purtroppo al Martina neo-nominato ministro per le politiche agroalimentari forestali non è balenato il dubbio che il suo ministero abbia compiti che vanno oltre la rappresentanza in vetrine Expòsitive neanche ora che è stato ri-nominato al dicastero, dove mette piede un po’ più raramente che una volta al mese. Se cominciasse a frequentare almeno fisicamente il ministero ne noterebbe almeno le carenze materiali: i 55 dirigenti del CFS (tra cui la vicecomandante generale, dott.ssa Stefani) che secondo la Riforma Madia dovrebbero essere l’organo tecnico nazionale per svolgere Direzione generale delle politiche forestali, occupandosi tra l’altro del censimento degli alberi e uliveti monumentali, non sono ancora stati dotati né di una stanza, né di una scrivania, né di una sedia, né di un computer, né di un telefono. Lo sa l’assente ministro delle politiche agroalimentari e forestali che, almeno sulla carta, dovrebbe istituirlo lui?
Se qualcuno vedesse lo svanito ministro potrebbe pregarlo di ripetere quanto nella conferenza stampa in cui con un annuncio cronometrato in 2 minuti e 32 secondi, diede notizia del decreto legislativo 177 che cancellava la Forestale? Ecco ci basterebbe che l’evanescente ministro si materializzasse per altri 2 minuti per comunicarci l’emanazione dei decreti applicativi…magari per facilitarlo gli organizziamo una tavola rotonda a tre gambe e gli materializziamo in mano la copertina dentro la quale altri in seguito redigeranno fogli da stampare in Gazzetta Ufficiale…non c’è bisogno neanche che ci siano le firme in calce dei ministri e poi del capo dello stato … basta annunciare metafonicamente …… Tanto il popolo lo ha capito che la procedura seguita non è quella di copie bollinate , ma di scrittura automatica da parte di entità (malvagie) … la più scientista dei ministri, la “classica” Lorenzin, ne dà prova !

Del resto c’è caduta addosso quella faccia d’angelo che innocentinamente ha distrutto la struttura funzionante del CFS dando un segnale criminogeno poiché s’è creato un vuoto organizzativo e una confusione d’attribuzioni di cui hanno approfittato tutti coloro che lucrano con ecomafie e zootraffici.
Eppure il governo italiano si dovrà render conto che ormai vi sono organi di giustizia sovrannazionali che sono invocati a tutelare i diritti dei cittadini europei. Già tutti i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti Umani presentati dai Forestali costretti a transitare sia nei VVF che nei CC sono stati giudicati ammissibili.
Per questo contro i decreti legislativi su delega abnormemente estesa della Legge Madia, noi del ComitatoForestaForesta (gmail.com) produrremo un ulteriore ricorso alla Corte Europea dei Diritti Umani come cittadini danneggiati dagli incendi abnormemente estesi con conseguente irreparabile perdita di migliaia d’ettari di parchi nazionali e di milioni di vite di animali: il patrimonio dello Stato è bene pubblico di ognuno di noi!

Ci sono alberi che bruciati o tagliati riescono a generare polloni dalle radici: dalle sue radici antiche di 200 anni rinascerà la Forestale.

prof. Antonella Giordanelli

DEI DELITTI E DELLE PENE: LE PENE DEI SENZA DIRITTI

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Riccardo Lagana’ – Che fregatura i ricordi, ti disturbano quando senti un odore. Ti sequestrano per attimi è ti rilasciano stordito e con le tasche piene di nostalgia.
E’ poco intelligente il meccanismo dei ricordi quando scatenato da un odore. L’odore di sterpaglia bruciata. L’odore di legna bruciata, l’odore di camino acceso. Scatenano sogni e infanzia ad occhi aperti ma oggi sono scaturiti da migliaia di ettari di terra andati a fuoco. Un inferno creato dall’uomo che ha ucciso animali e anni di vita. Di lenta vita, di istanti meditativi che noi stupriamo con il nostro INDIFFERENTE esistere.
Quell’odore di sterpaglia bruciata non mi appartiene più perché ha ucciso quell’infantile ricordo e con lui tante vite. Non è possibile perdonare….

Loris Lovato – Oltre 20 anni di vita e ricordi non finiscono né si dimenticano da un giorno all’altro o no ?

Francesco Silvano – Ti spiego meglio i ruoli..il carabiniere è quello con la divisa nera che sta nelle processioni , che appare nei cortei. E che fa ordine e sicurezza pubblica al pari della polizia di stato e che se c’è si vede….il Forestale era quello con la divisa verde che sta nei boschi e che per sua natura e vocazione tutela il territorio montano la fauna e la flora..la bio diversità ecc e che ha fatto del suo silenzio una virtù!

Valter Reali – …io ho scelto di fare il Forestale e non ho scelto altre divise…..sia chiaro a tutti!!!!….la Costituzione da ragione a me e torto marcio a chi ha imbastito il dlgs 177/16 e relativi decreti in cui nessuno ha potuto liberamente scegliere…

Salvatore Guarino – Nemmeno io ho scelto di andare nei Vvf eppure sono là ed ho perso soldi uscendo dal comparto di sicurezza

Roberto Matarrese – Anche io ho scelto di fare il forestale secondo le mie possibilità e la commissione al 400 allievi vice ispettori ha detto che sarei anche idoneo per farlo… Peccato che mi manca il cosiddetto calcio nel popò e lo stato si mette pure a complicare le cose… Favolosa questa Italia… Ed ora io faccio il pizzaiolo sottopagato…

Giuseppe Colella – E quel concorso….insieme a quello allievi agenti del 2005…è stato davvero un fenomeno di “trasparenza,meritocrazia e buona amministrazione”. a ….vogliamo parlare di quelli come me…che le domande non furono tre…ma otto….e quelli che si sono ritrovati ….. buttati nel cesso. Dopo 3 anni di concorso, 25 materie agli scritti ed agli orali. Interpellanze,interrogazioni, incontri,concertazioni….cadute nel dimenticatoio della politica politicante! 500 Ragazzi risultati idonei, non vengono nemmeno menzionati nel decreto di soppressione -accorpamento. E si bandiscono altri concorsi, in spregio alla legge D’Alia, e all’economicità della p.a. Intanto nei primi 8 mesi della riforma a targa RenziE -Madia, che ha di fatto soppresso il corpo forestale, eliminando chi faceva quindi prevenzione,abbiamo perso nelle fiamme (l’Italia ancora brucia) oltre 100000 ettari di vegetazione di cui oltre 40000 di oasi,aree protette e parchi ( Due quasi distrutti; Vesuvio e Majella, altri come il Gran Sasso,il parco del Cilento seriamente danneggiati) Il danno economico fino ad ora è stato quantificato in 2.5 mld di euro; quello ambientale non è qualificabile.
Ci sono responsabilità morali e politiche senza precedenti!! Roba da costituirsi parte civile contro questi cialtroni!!!
Noi #idonei400vicfs, non ci arrendiamo, lotteremo in tutte le sedi,anche quelle giurisdizionali. Siamo stanchi di essere presi per le natiche. http://blog.nuoviconcorsi.it/il-mistero-del-concorso-per-4…/

Goffredo Capua – Non ho avuto possibilità di scelta solo 3 posti troppo lontani da casa e troppo vecchio per la PS
HO FATTO RICORSI E NON ME NE PENTO .

Salvatore Parrino – Recentemente in una circostanza luttuosa, mi sono incontrato con diversi colleghi ancora in servizio ed appartenenti ai diversi ruoli gerarchici. Le prima cosa che mi hanno detto, dopo i saluti ….tu sei stato fortunato sei in pensione e non hai subito questa ingiustizia. Nei loro volti e nelle loro parole solo tristezza e rassegnazione, ma di certo non questa presunta felicità e contentezza di cui parlano i vertici.

Adolfo Notargiacomo – La militarizzazione coatta di uomini e donne è il fenomeno più aberrante, psicologicamente devastante e socialmente insostenibile. Un precedente unico e folle in una “sedicente” democrazia occidentale. Reprimere libertà e diritti, costringendo e sottoponendo i lavoratori in uno status dove è “vietato” lottare, finanche manifestare il sopraggiunto disagio. Non mi capacito che questa sia la nazione dove poco tempo fa, credevo di vivere da uomo libero.

….sento parlare di fughe di notizie dalle procure e penso all’ art.lo 18 comma 5 del dlgs 177/16 (sic)…e all art.lo 237 del dlgs 66/10...

Antonio Ventriglia – Diciamo che prima ti denunciavano se riferivi…adesso se non riferisci.

Mauro Cheli …le aberrazioni giuridiche cominciano a salire a galla….Era una cosa inevitabile….la riservatezza tra Polizia Giudiziaria e Pubblico Ministero, una volta avviate le indagini, è alla base, di tutte le nostre attività….era una autentica aberrazione. Speriamo che venga chiarita questa cosa, una volta per tutte…

Massimiliano Valdannini – Bisognerebbe regalare loro la nostra bella Costituzione che passo dopo passo stanno smantellando, anzi che hanno smantellato nella parte proprio dei diritti dei cittadini (lavoro, salute, sicurezza, sostegno) ecc.ecc.ecc. Loro sono esperti solo in “diritto bancario”

Alessio Delcuratolo – Comunque non mi sembra giusto accettare passivamente…

Mauro Barba – Ragazzi, vi dirò una cosa: io ho sentito tanti colleghi e ci sono altri 2 motivi per i quali molti non si sono opposti a questa scellerata riforma… 2 punti. Punto 1: il fattore economico; molti avevano moglie e figli a carico e ad intuito sapevano sia che ci avrebbero rimesso in termini stipendiali, sia che nel passaggio ad altre eventuali amministrazioni ci sarebbero stati dei problemi. Punto 2: la paura; molti hanno avuto paura che nell’Arma ci sarebbero state forti ripercussioni nel momento in cui si sarebbe venuto a sapere che loro erano tra i ricorrenti. Non racconto fregnacce, riporto solo quanto ho sentito da molti, molti colleghi….. che sia giusto o sbagliato, o cosa sia passato nelle loro menti non sta a me giudicarlo… è un po’ come abbassare la testa e sperare negli altri, sperare che tutto vada bene, sperare che qualcuno faccia qualcosa, ma ognuno di noi deve attivarsi per cambiare le cose. Ho intentato una causa che va avanti da 7 anni: hanno rinviato 2 volte e per ciascuna delle volte è passato un anno e mezzo circa; la prima volta è misteriosamente andato perduto il mio fascicolo, mentre la seconda volta i magistrati erano in ferie e non ce n’erano a sufficienza per poter discutere il mio ricorso. Quindi eccomi ancora qui: per permettermi il ricorso contro la soppressione del CFS ho dovuto vendere praticamente moltissime delle cose che possedevo in casa; questo perché per i primi mesi dopo il passaggio ad altra Amministrazione percepivo appena 679 euro al mese di stipendio, ma l’ho dovuto fare anche perché il mio ricorso è unico e differente da tutti gli altri, essendo un ex CC… tuttavia quando è stato inviato il tutto alla Corte Costituzionale (ric. Cesetti), il mio non era stato ancora fissato per l’udienza (e non lo è tutt’ora). La Costituzione parla chiaro: hanno fatto qualcosa che non poteva essere fatto, è chiaramente illegittimo. Potevano sistemare il tutto in altri mille modi differenti e potevano prendersi un anno di tempo in più, come gli era stato consigliato… ma i motivi di questa scellerata riforma sono ormai di dominio pubblico e chi si ostina a dire che l’assorbimento ha rafforzato le forze di polizia mente sapendo di mentire. Io sono uno dei ricorrenti e continuerò fino a che l’intera vicenda non verrà a galla e fino a che non verrà fatto qualcosa per salvaguardare gli interessi di chi come me è stato trattato come non avrebbe dovuto… perché quello che ho dovuto ingurgitare per arrivare fin dove sono arrivato lo so soltanto io, chi mi sta accanto e le persone che hanno subito le mie stesse cose. Nella vita bisogna cedere ogni tanto, ma “ogni tanto”… all’ennesimo sopruso io dico BASTA!

Grazie per il supporto continuo Rullo Salvatore
Ne abbiamo bisogno
L’umore è sotto terra
Umiliati quotidianamente.

Rullo Salvatore – Appoggio che vi è naturalmente dovuto per l’ingiustizia grave che subite. Meritato, sentito e, se possibile, ancor più appassionato e convinto dopo aver conosciuto molti di voi, stupende persone, appassionate del vostro lavoro e amanti dell’ambiente dal quale vogliono sradicarvi e nel quale lavoravate in efficace autonomia con competenza, passione e diritti . E AMBIENTE COMPETENZA PASSIONE E DIRITTI NON SI MILITARIZZANO.

DARIO DE NARDIN – Io ho firmato la petizione, ricevo tutti i commenti del Blog SALVIAMO LA FORESTALE. Ma mi chiedo: davvero possiamo ancora SALVARE LA FORESTALE? O non ci sono più speranze?

Raffaele Sicignano – rimango dell’idea che è meglio che ritorni tutto come prima per voi e per noi! Fare il Forestale è una scelta di vita così come il Carabiniere, almeno per me, e quindi ognuno è giusto che faccia ciò per cui si è arruolato!

Pietro Graziani – l’Italia brucia per gli incendi e poi finanzia progetti di successo per la riduzione degli incendi tipo quello dove lavoro io AMAZZONIA SENZA FUOCO che dal 1999 ha ridotto incendi forestali in Brasile, Bolivia e da qualche mese è iniziato in Ecuador, con risultati strepitosi (fino a -90% degli incendi forestali, con una riduzione sostanziale anche delle emissioni di CO2…molto di moda adesso)…comunque è bene parlare di incendi e spero anche di possibili soluzioni di prevenzione…visto che in Italia si spende…e si spende tanto anzi troppo solo per combattere gli incendi (circa 100 milioni di euro/anno) per mantenere tutta la baracca dei Canadair…senza risultati…mentre qui da noi (e ripeto, finanziati dal Governo italiano), con 1 milione/anno si sono ottenuti i risultati sopraesposti lavorando principalmente nella prevenzione…e come si sa: prevenire è meglio che curare….e noi lo stiamo dimostrando con gli incendi.

“Prima di tutto vennero a prendere i Forestali, e fui contento, perché non mi piacevano. Poi vennero a prendere i bambini non vaccinati, e stetti zitto, perché i miei li avevo vaccinati. Poi vennero a trasferire i Carabinieri nei piccoli paesi (riforma Minniti), e fui sollevato, perché mi facevano le multe. Poi vennero a prendere i fascisti, e io non dissi niente, perché non ero fascista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare”. (cit)

FIAMME E FUOCO

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Antonella Giordanellii: – I carabinieri hanno fatto fiamme e fuoco per avere le funzioni del CFS, consapevoli di quanto fosse amata la Forestale dagli italiani con quella sua opera di soccorso delle popolazioni e degli animali, con i suoi progetti di educazione ambientale nelle scuole, con i suoi centri di recupero della fauna selvatica,con la sua alta percentuale di personale femminile, con i suoi simboli positivi di vita. Hanno voluto mettere il proprio logo per restaurare la propria immagine d’obsoleti pennacchi e giberne senza rendersi conto di quanto darebbe stato deleterio quando le fiamme della loro bomba a mano si sarebbero impadronite della natura.
Incapaci di intuire la nefasta metafora sono arrivati a sorvolare la Valle Peligna con un elicottero verde su cui la incongruente scritta CARABINIERI è funzionale alla pubblica INUTILITA’, intralciando pericolosamente le operazioni di spegnimento che conducevano i VVF in quello spazio aereo, per poi andare ad atterrare a Raiano posizionandosi in mostra a bordo strada.
Si comincia a comprendere a cosa servano i mezzi aerei che il CFS utilizzava nel soccorso alpino, nell’antincendio boschivo, nella ricerca dei dispersi, nelle catastrofi naturali: alcuni reimmatricolati dai VVF serviranno a spegnere gli incendi, mentre tutti gli altri, divenuti mezzi militari, voleranno non più dotati di benna ma di striscione pubblicitario lanciando invece che acqua volantini patriottici.

SOPPRESSIONE CORPO FORESTALE DELLO STATO. MILITARIZZAZIONE COATTA DOPO 17 ANNI DI SERVIZIO AD ORDINAMENTO CIVILE AI CONFINI DEL MONDO CON 1000 SACRIFICI. PERDITA DIRITTI SINDACALI ED ALTRI. LIMITAZIONE POSSIBILITÀ DI ESPRESSIONE. CONTRACCOLPI VARI ASSORTITI (CHI È INTELLIGENTE CAPISCE SENZA SPIEGAZIONI, CHI NON È INTELLIGENTE È INUTILE SPIEGARGLIELO), TI TOCCA VEDERE IL DISASTRO INCENDI NEL DISINTERESSE GENERALE DI MEDIA E POLITICA, CON GENTE CHE NON SA NULLA DI INCENDI BOSCHIVI IMPROVVISARSI ESPERTI (ESERCITO, ALPINI!)…
CONCLUSIONE DELL’ITALIANO MEDIO: “SIETE VOI A DARE FUOCO”!!!
CONCLUSIONE MIA: PER CHI MI SONO AFFANNATO IN TUTTI QUESTI ANNI?

Renzo Sorchetti: a me è capitato di avere cinque incendi in contemporanea e sei mezzi aerei i volo da coordinare da solo. quindi dirigere il tutto dall’altura più elevata, sei schede di intervento aereo più la direzione delle squadre a terra, mi dite come avrei potuto fare se non conoscessi a menadito tutto il territorio circostante ivi compreso il tipo di vegetazione, gli ostacoli e quant’altro?
Mi è capitato di tutto come a tutti, anche di essere circondato dalle fiamme con tutto il T.S.K. (Cosi veniva chiamato il modulo antincendio da circa 400 litri montato sulla campagnola).

El Matador: – Ho visto su youtube la zona del colle delle vacche con annesso rifugio,con la presenza del sindaco Antonella Di Nino,di volontari, dei pompieri. La zona intorno al rifugio è stata ripulita completamente da sterpaglie e resti di tronchi e rami delle conifere dai volontari pratolani con a capo la Di Nino, per vari motivi trasportate sin là. Ce l’ha messa tutta il sindaco di Pratola per preservare la zona,intuendo che il fuoco l’avrebbe raggiunta,anche se ancora lontano. Ma il fuoco è tenace e per essere domato,specie incendi di quella portata,ci vogliono uomini, molti uomini addestrati e mezzi. Certe cose non si possono improvvisare o affidare ad incompetenti. C’è una grande confusione del momento,la confusione che ha generato la governance, affidata dagli elettori a certa gente. E così si assiste a forestali che diventano carabinieri, carabinieri che a loro volta diventano forestali, forestali che diventano vigili del fuoco e vigili del fuoco che diventano forestali. A Napoli si dice “facite ammuina” ed ora ho capito finalmente cosa si vuole dire. Appunto, quella là. E POI AVETE VISTO IL VIGILE DEL FUOCO ,POVERO CRISTO,CHE VA INCONTRO AL FUOCO NELLA PINETA DI COLLE VACCHE, CON UNA POMPETTA CHE MERITEREBBE BEN ALTRO USO FISIOLOGICO. POVERO CRISTO, PERCHE’ QUELLI SONO I MEZZI IN DOTAZIONE,COSA AVREBBE POTUTO FARE QUEL POVERACCIO, à la guerre comme à la guerre, DICONO I FRANCESI. E noi ci andammo con i muli e le “scatole si sardine”(leggasi cingolati CV33). E che dire della forestale che ha bloccato la tagliafuoco,per il rischio di un futuro disastro idrogeologico? Quando il disastro poco idro e molto geologico è sotto gli occhi di tutti. E’ come dire ad un affamato che il pane a disposizione bisogna conservarlo per una futura probabile carestia.

Ezio Di Cintio: – Il cfs si occupava di spegnimento degli incendi boschivi fin dal lontano 1975.Allora c’erano i Gruppi AIB permanenti (poi diventati N.O.S. ) che si occupavano di prevenzione e spegnimento per tutto l’anno. Da giugno a settembre (periodo di grave pericolosità), si attivavano anche i NOS temporanei che assieme a tutte le stazioni operavano sia nella prevenzione che nello spegnimento e spesso ci capitava in un normale servizio di prevenzione, spegnere focolai che non diventavano incendi e nessuno se ne accorgeva. Il Legislatore a suo tempo fu molto lungimirante nell’affidare al CFS la competenza nella lotta attiva contro gli incendi boschivi e ripeto BOSCHIVI. La scelta fu fatta sia per la capillare presenza del CFS su tutto il territorio, che per la conoscenza del bosco e delle specie arboree che lo compongono, ma anche per la capacità immediata di prendere decisioni e iniziative fondamentale per un Corpo di Polizia che si occupa di ambiente, possibilità negata ad una forza di polizia a ordinamento militare. Ricordo che il 2007 annus orribilis per gli incendi boschivi, gli interventi furono più immediati e risolutivi. Adesso grazie a chi ha voluto fortemente la schiforma che ha soppresso il cfs violando la costituzione, ha proibito per legge a 8000 forestali di spegnere gli incendi boschivi!!!!!!!! COMPLIMENTI!

…L’ARMA TI ASCOLTA

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R. V. – Impossibile ascoltare lo sciabordìo delle onde nelle conchiglie se non si placano gli tsunami nelle teste.
Col senno di poi avevo ragione anche prima. Non siamo più ciò che eravamo, non saremo mai ciò che non siamo. Cambiare l’anima è molto più difficile che cambiare i connotati.
A. F. – Per i connotati serve la chirurgia estetica … quella etica è … per l’anima! Noi siamo ciò che eravamo … non saremo mai ciò che vorrebbero farci essere … la nostra anima non ha bisogno di chirurgia etica!
R.V.– Servirebbe il tasto reset ma l’evoluzione non ce lo ha fornito
A. F. – Non ce lo ha fornito perché … è involuzione … nessuna evoluzione
M.P. – Io voglio essere ciò che ho scelto di essere non ciò che vorrebbero che io sia…e lo sarò per sempre …
A.F. – sono stanca di brancolare nel buio. Sono stufa di tutta questa incertezza. Chi fa, chi disfa, chi dispone, chi impone … questo caos inizia a stancarmi sul serio. Vado avanti solo perché ancora in me è presente una passione enorme per questo lavoro che ho scelto solo per amore. Un amore che mi è stato trasmesso fin da bambina da mio padre che ha indossato per anni la mia stessa uniforme fiero e orgoglioso della sua bella aquila dorata! Ora sinceramente … vorrei vedere un barlume di luce in fondo al tunnel
Rossano Viscogliosi – Se non torna il cfs me ne vado io. Era la mia famiglia, la mia  di salvezza. Ora non ne ho più.

F.S. – Rileggo i commenti alla foto del mio ultimo giorno con la divisa addosso……mi viene un coccolone!
Massimo Galimi – Prima di partire per le ferie natalizie questa stessa divisa l’ho lavata pur sapendo che, ahimè, non avrebbe più visto né neve né montagne.
John Della Foresta Bordoni – La divisa una volta indossata non te la levi più di dosso
Francesca Subrizi – Soprattutto se ti sei sentito “obbligato”……io fondamentalmente resto una “boscaiola”
S.C. – Io sono uno di quelli che ha optato per altre amministrazioni. Passare da un comando stazione a 1300 mslm ad un museo è come mettere un animale selvatico in gabbia
F. F.- la sede più vicina che avevo era a 300 km in motorizzazione Con due figlie piccole si può chiamare davvero valida alternativa?

G. S. – A lavoro 5 minuti fa chiamo una persona per notificargli un atto. Pronto , buongiorno il sig. Tizio e caio? Si. Sono io. Senta sono l App. SANTILLI dei CC Forestale devo notificarle un atto , è in casa? No , sono fuori torno stasera, ma non ho capito chi mi cerca la Forestale o i Carabinieri? un Attimo di esitazione , scoppio a ridere, poi gli spiego!!
Grazie Pd per aver confuso ancora di più i cittadini! …ma il CFS ritornerà!

M.G.- Per rendere onore ad una divisa bisogna rispettare tutte le altre. Quindi, direi.. onore a tutte le divise.. e nel cuore sempre la mia aquiletta..

-I primi sei mesi sono trascorsi… posso tirare un primo bilancio.
Le tante promesse fatte da Giuda l’infame sono state smentite dai fatti. Non che non lo sapessi ma mi piace ribadire quanto falso fosse chi ha venduto tutto e tutti affinché le promesse fatte agli altri si realizzassero solo per sé stesso che, certamente, è andato a star meglio, in un posto appositamente creato (prima non esisteva) e meglio retribuito.
La “plebe” annaspa. Non ne sento uno, ovunque sia stato mandato, che dica di star meglio.
Chi per differenze economiche, chi per logistica, chi per demansionamento, chi per costrizione dei propri diritti… tutti in attesa degli sviluppi dei contenziosi (anche quelli che non hanno voluto mettersi in gioco!) o a contare i giorni per la quiescenza.
E se le persone soffrono, l’ambiente certo non sta meglio! Difficile, addirittura quasi impossibile, lavorare con metodologie operative studiate per attività totalmente diverse svolte in ambienti completamente diversi: situazioni dove sono richieste elasticità, iniziativa, praticità… elementi poco noti a chi campa prevalentemente di apparenza e informazione, o chiacchiere che dir si voglia.
Avete fatto proprio un capolavoro!
Oramai stento a credere nella giustizia dell’uomo… e di quella divina poco mi giovo.

C. C. – quando uno è nel giusto non deve,aver paura di chi da,anni (si deve andare parecchio indietro con il tempo, ovvero quando hanno creato.le,aziende,regionali) ha iniziato a destabilizzarvi. Troppo bello realizzare fiction come “UN PASSO DAL CIELO”, dall’alto contenuto ambientalista, al fine di nascondere la reale volontà-ovvero di eliminare I fiori all’occhiello nazionale: noi Arma dei CC e voi CFdS.
Si, anche noi siamo nell’elenco degli Enti Inutili 2.
Il politico, qualunque esso sia è pericoloso perché cercherà sempre di trovare il sistema per la,sua tutela.

M. C. – Io ritengo che mi abbiano rovinato l’esistenza……non credevo che riuscissero a farmi soffrire così tanto……in fondo qualche schiaffo di quelli forti me lo avevano dato anche prima…..ma…..non credevo di soffrire così tanto……la cosa più importante della mia vita, me l’hanno fatta crollare come fosse stata un grosso gigante d’argilla……..non si riescono a metabolizzare le ingiustizie……..non ci si riesce…….neppure se queste potrebbero rappresentare un’opportunità in più…..sempre di ingiustizia si tratta…
E.C. – Da quando è iniziato lo spot del governo Renzi noi assistiamo impotenti alle conseguenze nefaste di uno scioglimento del CFS fatto in fretta, senza criterio, vissuto sulla mia pelle come un animale in fin di vita sbranato dagli sciacalli.

-Ci hanno soppressi come fossimo dei maiali, infilandoci la saetta nel cuore… Come fanno i bracconieri che uccidono i rinoceronti, per poi dividersi il “corno”…. Maledettiiii, maledetti!!!!!

A FUOCO … DI TELECAMERE il lavoro del CFS non era a fuoco di telecamere

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Giampaolo Concas:
Penso sia utile per far capire il tipo di lavoro che un DOS fa su un incendio boschivo raccontare un piccolo aneddoto capitatomi qualche anno fa:
Siamo in due di pattuglia per prevenzione A.I. con un fuoristrada dotato di modulo blitz (in pratica una piccola autobotte con circa 600 Lt. D’acqua) quando la vedetta ci segnala del fumo, già dalla località dove viene segnalato capiamo che si tratta di un incendio potenzialmente molto pericoloso e mentre il mio collega alla guida si dirige verso la zona indicata io richiedo subito via radio l’intervento di un elicottero leggero dalla base più vicina, arrivati in vista dell’incendio ci rendiamo subito conto che con il nostro blitz non possiamo fare praticamente nulla e di conseguenza non ci avviciniamo al fuoco ma ci piazziamo su un altura di fronte per poterlo vedere meglio.
Facciamo immediata richiesta di mezzi arerei più pesanti (Elitanker o in alternativa Canadair) e l’invio di squadre a terra, ci dividiamo i compiti e anche se il DOS formalmente è uno solo, io mi occupo dei contatti e della direzione dei mezzi aerei, il mio collega delle squadre a terra e dei contatti con la sala operativa (stando vicini in modo che ognuno senta quello che fa l’altro e ci si possa consultare a vicenda).
Comincio subito a dirigere i lanci del primo elicottero arrivato (quello leggero) indirizzo li sganci d’acqua sul lato nord-ovest dell’incendio, subito comincia una diatriba con il pilota che dal suo punto di vista vorrebbe sganciare sul lato sud dove le fiamme sono più violente e più veloci, io ripeto di sganciare sull’altro lato e dopo un paio di scambi di opinioni sono costretto ad impormi sul pilota (anche alzando un poco il tono di voce) sino all’arrivo dell’Elitanker (Sikorsky S-64 a mio modesto parere il miglior mezzo antincendio ad oggi esistente), a questo punto lascio libero il pilota del primo elicottero di sganciare sul fronte dove voleva e col Sikorsky finisco di spegnere il lato opposto.
Perché ho agito in questo modo? Sapevo per conoscenza del territorio acquisita pattugliandolo che vicino al lato Nord-Ovest dove ho concentrato i lanci c’era un costone pieno di tronchi di pino accatastati completamente secchi residuo di un incendio di molti anni prima (pura Benzina!!) se il fuoco riusciva ad arrivarci non saremmo più stati in grado di controllarlo se non a costo di svariati giorni di lavoro e con un dispendio enorme di energie con danni ambientali centinaia di volte maggiori.
Invece una volta messo al sicuro quel fronte e inviato le squadre a terra, che nel frattempo erano arrivate, a bonificarlo si è potuto concentrare i mezzi aerei (a quel punto erano arrivati anche due Canadair) sul fronte più attivo riuscendo a estinguere completamente l’incendio.
Spero di aver spiegato comprensibilmente perché è indispensabile poter ricorrere a personale in grado di intervenire in poco tempo e che conosca a fondo il territorio!!

Mauro Cheli:
Le bombe d’acqua stanno facendo danni ovunque in Italia. Non c’è più un territorio preparato ad accoglierle. Non ci sono più operai specializzati a fare le cure colturali a boschi, piste forestali e in sostanza, alla Montagna. O almeno sono insufficienti. Sono un numero ridottissimo rispetto alle esigenze. La scuola di pensiero più conservativa, per i boschi pubblici, che aveva caratterizzato le varie amministrazioni, ha dovuto lasciare per forza il posto a quella scuola di pensiero “produttiva” che ha costretto i vari tecnici a dare in gestione le selve della Patria a ditte che non sanno che cosa è la differenza tra un taglio a raso con riserva di matricine e uno sfollo in un bosco d’alto fusto. Siamo alla fine. Hanno voluto distruggere tutto….

Monia Guadagnoli:
Analizziamo il problema: la riforma Madia (patetica) ha distribuito male funzioni e personale del CFS. Funzioni da una parte, personale dall’altra. La direzione delle operazioni di spegnimento (DOS), garantita a livello convenzionale dal CFS veniva svolta capillarmente da personale che conosceva il territorio di giurisdizione come le proprie tasche. Interveniva nell’immediatezza (condizione fondamentale per la riuscita dell’intervento) e coordinava da una posizione dominante tutte le forze che intervenivano sull’incendio (flotta aerea, squadre a terra, protezione civile). Gli incendi non assumevano dimensioni epocali e la loro durata era contenuta. Alla fine dell’intervento, il sito era monitorato per scongiurare eventuali riprese. I VVF svolgevano brillantemente la loro opera concorsuale con le squadre dedicate alla boschiva, senza impoverire quelle dedicate al soccorso tecnico urgente. Il loro ROS (responsabile delle operazioni di soccorso, coincidente con la figura del caposquadra vf) gestiva in soccorso solo la parte relativa all’interfaccia.
La situazione oggi è drammatica. I DOS sono diventati VVF e sono insufficienti. Si dividono i compiti con i ROS, che arrivano sull’incendio insieme alla squadra per lo spegnimento e dalla quale non possono staccarsi per avere un quadro generale della situazione. Dovrebbero, da una posizione sfavorevole, coordinare le squadre a terra (quali? La protezione civile viene allertata di rado, un po’ perché le procedure di richiesta sono farraginose, un po’ perché davvero il Ros – caposquadra – non ha la possibilità di staccarsi dalle operazioni di spegnimento quel tanto che basta per avere una visione di insieme) ed eventualmente attivare il DOS provinciale (figure disponibili in numeri irrisori, e spesso impegnati altrove) se ritiene sia necessario un intervento aereo. Il DOS arriva con tempi troppo lunghi per un contenimento efficace, non conosce il territorio, lavora in effemeridi e finito l’intervento se ne va. La ripresa dell’incendio diventa cronaca di una morte annunciata. Altro inciso va fatto sulla figura del ROS ( quel caposquadra che dovrebbe coordinare lo spegnimento a terra) la quale, assolutamente competente sullo scenario di interfaccia (incendio che lambisce le abitazioni), poco sa delle dinamiche del fuoco in relazione al combustibile vegetazione. Gli incendi, improvvisamente aumentano di numero, assumono proporzioni ciclopiche, durano giorni invece di ore.
Intanto i carabinieri forestali vengono dotati di dispositivi di protezione individuale per intervenire su fuochi di piccole dimensioni. Siamo alla follia. Siamo allo sfruttamento mediatico delle buone intenzioni. Che ce ne facciamo di due ex cfs con un flabello sulle fiamme? 2 persone in più da tutelare per i VVF già piuttosto impegnati. E di responsabilità penali si parla.
E allora, l’unica cosa da fare sarebbe restituire agli ex forestali quello che sanno fare bene. Non spegnere, ma dirigere le operazioni di spegnimento.. Guardando lo scenario da una posizione panoramica sulla quale arrivare in tempo reale per conoscenza del territorio, perché i presidi sono rimasti, i comandi stazione sono attivi. E tutto tornerebbe alla normalità. CFS coordina, vvf boschiva spegne, ros dirige in interfaccia, protezione civile sempre presente.
Ma no, signori.. perché così facendo le Istituzioni sottotitolerebbero il fallimento politico che ha portato al disastro ambientale (e che non si esaurirà con la fine della stagione AIB -non spiegherò qui gli effetti degli incendi sulla stabilità idrogeologica).
Ecco.. forse la forestale serviva a qualcosa..

 

 

A la buena de DOS

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Maurizio Cattoi – Quando c’è un incidente in autostrada la cosa fondamentale è la tempistica e la professionalità. La prima perché risolutivo intervenire nei primi minuti, la seconda perché nell’ambulanza ci deve essere qualcuno che sappia mettere le mani con sicurezza e salvi la vita. Ovviamente, se aboliamo le ambulanze ma trasportiamo due ore dopo sul posto un intero ospedale, non otteniamo lo stesso effetto. Anzi. I feriti sono già morti e tutto l’ospedale crea un disastro nella viabilità, con il rischio probabile di fare un’ecatombe.

Francesca Fabrizi – Qualcuno dovrà avere il coraggio di dire perché a parità di numero di eventi con gli anni passati ogni piccolo rogo si trasforma in incendio indomabile
Qualcuno dovrà trovare chi è stato responsabile della privazione del sistema antincendio di chi con competenza coordinava
Un forestale sa che il bosco non può permettersi che il più piccolo fuoco possa essere sottovalutato
Ma oggi il forestale può solo guardare i danni dell’incompetenza e della superficialità di chi pensa che un incendio boschivo sia come un qualsiasi fuoco .

Evelina Cornelii – So che sto sbattendo il muso da mesi contro una assoluta disorganizzazione, so che quando arrivo su un incendio mi stupisco per la sua estensione, so che quando vado via sono stanca sudata e delusa dal risultato sempre negativo…..so che tornerò sempre su quello stesso incendio, ne sorvolerò altri e me ne aspetterò altri ancora. Ormai solo la pioggia può interrompere questo disastro.

Antonio Tavani – Aspettiamo le piogge e poi ne vedremo di belle con il dissesto idrogeologico. Evviva il governo PD è da rileggerlo di nuovo.

Valter Reali – …sarebbe stato comunque un anno orribilis…tutti noi cfs lo sapevamo bene e lo abbiamo urlato in tutte le lingue, ma il vero dramma a mio parere non é la prevenzione o la repressione….sempre utili…..il vero dramma di quest’ anno é stata la mancata capillarità dei dos del cfs….la mancata capillarità dei mezzi aerei del cfs (basi temporanee) …il mostro lo devi uccidere subito sul nascere…se lo lasci crescere diventa invincibile….tutti i veri Forestali conoscono questa banale regola d oro..

Carlo Cremonini – Io non sono un tecnico ma ho sempre abitato in zone di montagna ed ho anche operato per un bel periodo in aree montane ove ho potuto apprezzare, oltre a collaborare, l’attività del CFS, delle Agenzie Regionali Foreste e degli altri Enti Territoriali per la competenza nel gestire e risolvere analoghe situazioni. Subito mi è venuto spontaneo a chiedermi da che pianeta proveniva quel funzionario Vf, Giuseppe Rapagna, direttore delle operazioni di spegnimento (Dos) del Morrone: “la natura sta facendo di tutto per riprendersi ciò che gli è stato tolto, ciò di cui l’uomo si è impadronito e se la sta riprendendo tutta”,
“Ci stiamo inventando di tutto, uomini che salgono anche con le attrezzature più strane, anche inventate al momento”.
Poi ho capito che era inutile pormi il quesito perché ci sono pochi dirigenti che conoscono bene la propria materia e cercano di non fare figure meschine. A dirigenti come quello intervistato o peggio a quelli che hanno voluto questo scempio non gli interessa l’ambiente in senso lato (territorio e popolazione) perché non vivono il territorio. Forestali non si diventa, si nasce come era una volta per i Carabinieri: ognuno il proprio campo.

Mauro Cheli – A chi soffre come me al solo pensiero che tante creature innocenti non appartenenti al genere umano, muoiano arse vive, dico quello che penso, da tecnico non da altro, pensiero che si è formato dopo tanti anni di duro lavoro sula campo, nel senso che fin dal 1984 ho dovuto necessariamente occuparmi di incendi boschivi, da Forestale, fina da quando cioè, ho iniziato a fare il Forestale sul territorio. Era il Luglio 1984 e fui assegnato proprio ad un Distaccamento Forestale A.I.B., quello di San Lorenzo di Moriano(LU). Eravamo attrezzati per intervenire per lo spegnimento attivo. Avevamo un’autobotte e due moduli montati su delle campagnole Fiat. Un ESK e un TSK. Sono intervenuto su incendi di tutti i tipi e conosco abbastanza bene le dinamiche di questi eventi. In Toscana negli ultimi anni, le cose andavano abbastanza bene, perchè i compiti erano stati divisi bene. Le Unioni dei Comuni, ex-Comunità Montane, si erano organizzate al meglio per lo spegnimento attivo, inoltre molti loro tecnici erano stati formati come Direttori delle Operazioni di Spegnimento, alla Pineta di Tocchi in Provincia di Siena. I Vigili del Fuoco sono sempre intervenuti, in particolare quando vi era pericolo per le abitazioni ma hanno anche spento le fiamme nel bosco, quando è stato possibile. A noi Forestali era stato dato il compito, ultimamente, di condurre indagini, anche con nuove metodologie scientifiche particolarmente elaborate, che avevano consentito negli ultimi tempi, di consegnare alla Giustizia un mucchio di delinquenti e anche di persone negligenti. Gli elicotteri della Regione, ben dislocati, in modo strategico hanno sempre consentito che gli incendi non divenissero incontrollati e quindi devastanti. Le cose in Toscana, funzionavano al meglio. Anche in questo momento funzionano. La macchina antincendio tutto sommato funziona, perchè sono state trovate le sinergie giuste. La mia Regione da questo punto di vista potrebbe essere presa d’esempio. Il segreto del successo della macchina antincendio consiste nel trovare le sinergie giuste, tra i vari operatori. Purtroppo gli incendi sono causati da molteplici fattori e non è possibile pensare che non accadranno mai più, anche se dovessimo mettere in galera tutti i piromani e i delinquenti d’Italia. Occorre personale formato per una buona prevenzione, ma occorrono le sinergie tra i vari Enti preposti per lo spegnimento e per l’individuazione dei responsabili. Ecco, credo che il Modello Toscano sia da emulare. Occorrono le sinergie e le esperienze. In questo il Glorioso Corpo Forestale dello Stato poteva essere ancora molto utile.

Giovanni Molinaro – Ogni anno sarà sempre peggio. I fattori sono molteplici purtroppo 1 la forte siccità che dura da 6 mesi, 2 la vostra soppressione è la mancata sostituzione idonea, 3 l’abbandono ormai totale dei boschi, 4 la mancata cultura da parte degli Enti Locali che preparano la bella ordinanza locale ma nessuno la fa rispettare, vedi Siano, la vergogna più assoluta. Potrei continuare ancora ma non credo serva, ormai i boschi sono terra di nessuno, bracconieri, pascoli abusivi, tagli abusivi ci trovi di tutto di più.
Se lo stato vuole risolvere il problema incendi allora incentivi il popolo nella gestione agricola e boschiva e vedrai come diminuiranno i roghi, visto che tutti si guarderanno il proprio orticello.
Sui mezzi aerei non metto bocca, perché per me è ridicolo concedere mezzi di Stato in gestione a privati quando poi ci sono piloti parcheggiati a non far nulla.

Francesco Silvano – Questa siccità continua e penso che ci sono i corsi d’acqua asciutti e sporchi che sarebbe il caso di incominciare a bonificare e a preparare per le piogge che verranno… suggerimento di Forestale che ne ha viste tante…

Maramaldo, dai morte a un morto!

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Gabriella Tunno – La responsabile di tutto questo è il ministro Madia! Si porterà sulla coscienza tutti gli animali morti per aver tolto il corpo forestale! Che tu sia maledetta e te lo dico con tutto il cuore!
Alessandro Pace – ho appena sentito un’intervista ad un forestale, il quale spiegava che i loro mezzi sono fermi perche’ non sono ancora passati ai vigili e che anche se volessero intervenire non lo possono fare per motivi burocratici ! roba da matti !
Fulvio Mamone Capria – È vero. Nell’indifferenza del Governo che deve nascondere l’errore della riforma Madia sui forestali
Lino Cavanna – Un ulteriore crimine dei cialtroni al governo che avrà conseguenze mostruose per la natura, gli animali e….l’UOMO. Ma cosa importa, l’importante è aprire la caccia e guadagnarsi l’appoggio dei cacciatori che, col fucile in mano si sentono degli eroi. Abbiamo in tutta Italia 16 Canadair (privati). Neppure uno per regione. UNO SCHIFO TOTALE !!!
Leonardo Tinelli – Questi politici che hanno contribuito alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato, devono essere mandati a casa per l’incapacità di intendere e di volere, senza nessuna retribuzione in quanto il danno incalcolabile che hanno causato al paese resterà nella storia a vita, per cui andrebbero puniti seriamente senza sconti.
Paolina Mellini – Legambiente con Realacci svenduto per una poltrona al ministero dell’ambiente con un ministro tra i peggiori che l’Italia ricordi. Battaglie di anni che i giovani del passato avevano fatto per ottenere qualcosa che ricordasse paesi più civili nella tutela del patrimonio naturale. Questi hanno distrutto tutto parchi aree protette fiumi e il corpo forestale l’ultimo baluardo diventato una macchietta nei carabinieri. Hanno dato la stura alle ecomafie cacciatori petrolieri e svenduto il mare. Questo che ci troviamo non giova più al turismo selettivo ma solo quello più cafone che sale a tremila metri con le infradito
Giovanni Milano – …inutile girarci intorno…la soppressione del CFS nn ha solamente cancellato quasi 200 anni di esperienze in campo forestale…con tutte le sue competenze in materia di tutela del nostro ambiente agro silvo pastorale, gestione ed estinzione degli incendi boschivi,recupero e rimboschimento…e tanto altro ancora…ma ha letteralmente posto nel dimenticatoio secoli di cultura forestale.
Quest’anno gli incendi boschivi l’hanno fatta da padrona…distruggendo o danneggiando irrimediabilmente migliaia di ettari di superficie boscata e non del nostro territorio nazionale…ponendo in essere ulteriori danni di natura idrogeologica che le statistiche ed ancor più la storia ci insegna, si proporranno con le prime intense piogge.
I vigili del fuoco e le associazioni di protezione civile ed ambientale hanno e continuano a fare la propria parte ,nel contenere e limitare i danni…essi sono il braccio della forza di intervento…ma quel che è mancata… è stata la testa,la mente.
Un incendio boschivo è come un “essere vivente”…il suo “sviluppo” è il risultato di una serie immensa di variabili… troppe da poter essere gestite da chi nn le conosce nella sua interezza. Senza nulla togliere alla professionalità dei DOS messi in campo questa estate…per molti di Loro… è veramente troppo. La conseguenza di questa scarsa conoscenza del territorio e della esperienza necessaria per far fronte a simili accadimenti, esperienza che gli Uomini del CFS hanno acquisito con studio è passione in centinaia di anni di lavoro sul campo, è in bella vista a tutti. Incendi che si protraggono per giorni e settimane…
Milioni di alberi letteralmente disintegrati…migliaia di animali ,piccoli e grandi, uccisi dal fuoco nella sua più cruenta manifestazione, l’incendio.
Ho avuto modo di vedere,mio malgrado,come incendi apparentemente domati, prendessero nuovamente vigore a distanza di giorni,per una errata bonifica. Focolai che pur manifestando con rivoli di fumo,la loro nn ancor sopita vitalità, venivano lasciati “respirare”, incuranti che potevano riprendersi e ricominciare ad ardere, …sarebbero bastati pochi,pochissimi lanci di acqua con un mezzo aereo…laddove l’uomo nn poteva arrivare, per estinguerlo definitivamente e limitare ulteriori danni.
Potrei aggiungere ,parlando in termini economici, che sarebbero bastati molti meno € ..che non dover successivamente operare per ore e giorni. Oltre ai danni ecologici , inquantificabili. Questo è il risultato di una politica che negli ultimi decenni, ha dimenticato il suo ruolo di buona amministrazione, per dar sfoggio di incompetenza in tanti, troppi settori della vita di una nazione.
Meglio essere in pochi ad avere un portafoglio profondo come un ” pozzo di San Patrizio” che garantire benessere a tutti i suoi cittadini.. in tutte le sue varie forme…compresa la possibilità di vivere in un ambiente salubre…quello stesso ambiente che il mondo ci ha da sempre invidiato.
Loretta Silvestri – purtroppo la sensazione peggiore è quella d’impotenza. Siamo un popolo che non reagisce a nulla e men che meno c’è stata la benché minima reazione alla soppressione dei corpo forestale, causa principale di una simile tragedia. Immagino forti collusioni a tutti i livelli (non è possibile diversamente ), interessi mastodontici, ormai l’Italia è definitivamente spacciata, nell’indifferenza generale. Con le dovute eccezioni naturalmente, di chi è cosciente e ancora capace di indignarsi e reagire. Ma sempre troppo pochi.
Maria Chiara Catalani – Vedo cacciatori in ricognizione prepararsi alla guerra.
Vedo un ambiente arso, più foglie a terra che in autunno, pascoli ridotti a steppa e gli stessi cacciatori girovagare con sigarette alla mano.
Vedo animali selvatici e non uscire allo scoperto per cercare la pochissima acqua che offre il Tevere.
Dove si versa la nostra ragionevolezza?
La caccia non sarà mai abolita, va bene inutile illudersi, ma almeno abbiate pietà dell’ambiente e degli animali ed aspettate!
Sabrina Simonetti – Marche: la fauna selvatica non dà segni di sofferenza, parola di Assessore; sabato preapertura!
Però contemporaneamente è stato richiesto lo stato di emergenza per la siccità!
Francesca Montanari – Rossi, presidente Regione Toscana, ha avuto il coraggio di dire che la caccia si apre il 2 ma solo fino alle 14.00, così il pomeriggio gli animali si riposano …. non ci sono parole per descriverlo, solo parolacce !!!
Antonella Giordanelli – per dare ETERNO RIPOSO alla fauna la Cecchini in Umbria è stata accurata: s’inizia il 2 e 3 sett. Sabato fino alle 15:00 e domenica fino 13:00: “Una scelta che siamo certi verrà condivisa dal mondo venatorio per il ruolo che svolge quale ‘sentinella’ e presidio del territorio e dell’ambiente.” … dalla Guardia Forestale ai cacciatori sentinella armata col ministero della difesa a tutela dell’ambiente e la regola d’ingaggio: se l’animale non grida la parola d’ordine la sentinella spara!
Carla Foletto – sembra di essere in guerra, una guerra diversa, come se il nemico fosse nascosto dietro ai politici che non abbiamo votato, sono i loro soldati, assieme ai giornalisti,ci dobbiamo organizzare.
Riccardo Capitanio – Tutte le tessere del puzzle si stanno incastrando. Piano parchi, lupi, orsi, corpo forestale, incendi. Stanno vincendo loro.