Alle Regioni, ai Comuni, alla Magistratura‏

Comitato ForestaForesta

Alle Regioni, ai Comuni, alla Magistratura
 

OGGETTO – D.Lgs 19/08/2016, (In attesa di pubblicazione) Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera A), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Solo l’Avvocatura di una o più Regioni può presentare rilievi di incostituzionalità di una Legge dello Stato (entro i 60 giorni successivi alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale). La  legge di cui viene esaminata la legittimità viene ‘congelata’ dalla Corte Costituzionale poiché potrebbe sentenziarne l’abrogazione.

– La legge n 124/7agosto2015 era già incostituzionale per una serie di motivi tra cui l’eccesso di delega che il troppo vago Disegno di Legge Madìa sulla PA  lasciava.

– Il Dlg crea nelle Regioni a Statuto speciale e nelle Province autonome conflitto d’attribuzioni.

– I piccoli comuni, specie montani, (10milioni di abitanti) perderebbero l’unico presidio di polizia costituito dai comandi stazione Forestale, i cui edifici sono inadeguati agli standard prescritti per le caserme dell’Arma Carabinieri.

– Tutti gli enti locali avrebbero un aggravio di bilancio per svolgere i compiti regionali affidati in convenzione con il Corpo Forestale dello Stato: a) programmazione e coordinamento nella lotta attiva agli incendi boschivi nonche’ direzione delle operazioni di spegnimento; b) organizzazione di corsi a carattere tecnico-pratico tesi alla preparazione di personale per le attivita’ di prevenzione, previsione e coordinamento dell’attivita’ AIB; c) perimetrazione delle superfici percorse dal fuoco;  d) sorveglianza delle aree naturali protette di rilevanza regionale e dei parchi urbani di maggior pregio naturalistico; e) attivita’ di vigilanza e controllo in materia di foreste, caccia, pesca e patrimonio agro-silvo-pastorale previste da leggi regionali; f) attivita’ di monitoraggio e di rilevazione statistica in materia di foreste e di patrimonio agro-silvo-pastorale; g) attivita’ di vigilanza e controllo in materia di polizia idraulica e veterinaria; h) attivita’ di promozione, educazione, divulgazione nelle materie dell’ambiente naturale e forestale, con particolare riguardo alle aree protette regionali e al demanio forestale della regione…

– Il Dlgs cancella la norma dettata per le sezioni di PG presso le Procure, che il codice di procedura penale sottrae alla dipendenza dei relativi Comandi, introducendo:

 L’art. 237 del TUOM: impone  ai Carabinieri , a differenza delle Forze di Polizia ad ordinamento Civile (Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato e Polizie Locali), che trasmettono le Notizie di Reato direttamente all’Autorità Giudiziaria e solo in un secondo momento ai propri superiori gerarchici per conoscenza, l’obbligo di trasmetterle prima ai propri superiori. Il Dlg estende a tutte le Forze di Polizia le limitazioni del T.U.O.M con conseguente sistematico controllo su tutta l’attività giudiziaria

Art. 237 Testo Unico Ordinamento Militare:

Indipendentemente dagli obblighi prescritti dalle norme del codice di
procedura penale, i comandi dell’Arma dei carabinieri competenti all’inoltro
delle informative di reato all’autorità giudiziaria, danno notizia alla scala
gerarchica della trasmissione, secondo le modalità stabilite con apposite
istruzioni del Comandante generale dell’Arma dei carabinieri.

 

Comitato “ForestaForesta”
comitatoforestaforesta@gmail.com

TABELLINA DEL 7

Orso al guinzaglio

Questa la scaletta procedurale:
  • il 27 agosto 2015 la legge n124 che all’art 8  propone la riorganizzazione e l’eventuale assorbimento del Corpo Forestale dello Stato in altra forza di polizia è esecutiva.
La legge n 124 contro cui hanno votato FI,Lega, M5S, SEL era già incostituzionale per una serie di motivi tra cui l’eccesso di delega che il troppo vago Disegno di Legge Madìa lasciava.
Il decreto attuativo era compito del Ministero di riferimento del CFS, ovvero il Minpaaf.

Il Consiglio dei Ministri doveva approvare per tre volte le bozze del decreto attuativo entro e non oltre il 27 luglio 2016, oppure avrebbe usufruito di una proroga di 3 mesi dal giorno 28 luglio.

  • 28 gennaio il C dei M approva la prima bozza che sottopone a: Ragioneria, Conferenza Stato-Regioni, Consiglio di Stato
  • 26 maggio il C dei M in base a tali osservazioni modifica quello che ora si chiama atto di Governo n 306 e lo invia alle Commissioni Parlamentari perché esprimano il loro parere consultivo entro il 25 luglio
  • Il 28 giugno il Senato vota la proroga di 6 mesi (febbraio 2017) per l’emissione di tutti i decreti attuativi di tutte le riforme Pubblica Amministrazione
  • Il 27 luglio NON si riunisce il Consiglio dei ministri e quindi NON discute quello che ora prenderebbe il nome di Decreto legislativo e scatta sia la proroga procedurale di 3 mesi, sia la proroga ‘politica’ dei 6 mesi
  • Il 28 luglio si riunisce con ordine del giorno estraneo al CFS il Consiglio dei Ministri, al termine del quale si tiene una conferenza stampa. Il Ministro Martina annuncia  in un paio di minuti l’avvenuta approvazione del decreto legislativo sulla Forestale.A tutt’oggi nessun membro di Parlamento ha visto il testo che sarebbe stato approvato il 28 luglio perché non è stato bollinato.
Solo l’Avvocatura di una o più Regioni può presentare rilievi di incostituzionalità di una Legge dello Stato (entro i 60 giorni successivi alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale). La  legge di cui viene esaminata la legittimità viene ‘congelata’ dalla Corte Costituzionale poiché potrebbe sentenziarne l’abrogazione.
Renzi sa far di conto con le 5 dita:  forze di polizia   5 –
                                                                   Corpo Forestale 1 =
                                                                  4    col risparmio di 1
I carabinieri più pragmatici fanno le loro tabelline:
15mila unità di sottorganico nell’Arma
7mila unità del CFS che non sanno fare i carabinieri perché sanno fare i Forestali,
4mila già scartati in base ai fascicoli perché privi delle caratteristiche adatte all’ordinamento militare,
3mila rimanenti forse arruolabili dopo 1 anno (2 per gli ufficiali) di corso d’addestramento militare.
Quindi in ogni caso il Governo deve rimpinguare di 7mila unità l’Arma a cui servono giovani per formarli e metterli su strada a fare ordine pubblico.
Ecco i tempi di efficienza militaresca che nulla hanno a che vedere con le norme amministrative e democratiche. Infatti i decreti li scrive un carabiniere (Del Sette), il parere del consiglio di Stato lo scrive un carabiniere (Toscano), il decreto legislativo lo stanno scrivendo in via Romania.
I vertici dell’Arma se la suonano e se la cantano mentre la politica balla tenuta per il naso.

Si gioca al mercante in fiera dove le carte le fa il mazziere; tuttavia la tabellina DelSette non torna, perché v’è l’incognita X: chi ha i numeri all’ottovolante via (verso altra Pubblica Amministraszione e ricorsi al giudice del lavoro e al TAR)?

prof. Antonella Giordanelli

Giovanni Toti – La riforma del CFS incasina invece di semplificare

Giovanni Toti

Il Governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, sabato in occasione dell’incontro pubblico al “Caffè de La Versiliana”, in merito al Corpo Forestale dello Stato ha dichiarato che “questa riforma io non l’avrei mai fatta” anche perché “invece che semplificare incasina questo paese” aggiungendo che “il mio partito, Forza Italia, e la Lega, insieme a tutto il centro-destra, hanno votato contro questa riforma”. L’on. Santanché, presente anche lei all’incontro, si è compiaciuta per la competenza e per la tenacia con cui la sua amica senatrice di Forza Italia, Anna Maria Bernini, ha condotto la battaglia parlamentare a sostegno della Forestale.

Il Comitato “ForestaForesta” è intervenuto nel dibattito facendo presente che, con la soppressione del CFS, le Regioni verrebbero a perdere tutti quei servizi tecnici e di polizia ambientale di prevenzione sulle norme ambientali regionali a cui le stesse Regioni dovrebbero sopperire con ingenti oneri economici e di personale.

Giovanni Toti, in merito a tale problematica, ha confermato la già critica situazione delle Regioni in quanto saranno chiamate ad assorbire le ex Polizie Provinciali che si occupavano, prima della chiusura voluta dal Governo Renzi, anche di antibracconaggio e di controlli ambientali.

Il Governatore Toti inoltre ha dichiarato che parlerà della questione Forestale in occasione della prossima Conferenza Stato-Regioni per concordare le eventuali iniziative di contrasto a tale riforma.

Comitato “ForestaForesta”

A CHE SI MIRA?‏

Mira

A CHE SI MIRA?
Il governo l’ha chiamata riorganizzazione delle Forze di Polizia con razionalizzazione delle funzioni ma in realtà è tutt’altra cosa! Infatti attualmete qualsiasi agente od ufficiale di Polizia Giudiziaria venga a conoscenza di un reato ha il dovere di riferire senza ritardo all’Autorità Giudiziara dalla quale funzionalmente dipende. Questo pasticcio che chiamano riforma prevede, tra le altre cose peggiorative, che la Polizia Giudiziaria non possa più riferire direttamente alla Magistratura ma che prima debba informare i propri superiori. In questo modo, Renzi che ha nominato a capo delle varie Forze di Polizia tutti personaggi di propria fiducia, potrà avere il controllo di tutte le attività e delle indagini delle stesse Forze: ecco a cosa servirà quella che il governo chiama riforma ma che in realtà è una manovra che si addice molto di più ad una dittatura in piena regola che ad una democrazia!
Marzio Lanzi

Note:

Nel parere  di maggioranza in commissioniAffari Costituzionali e Difesa della Camera riguardante il Decreto sulla soppressione del Corpo Forestale dello Stato a pagina 13, lett. c del parere c’è scritto: […] si valuti l’opportunità di applicare la previsione di cui all’articolo 237 del T.U.O.M.. (Testo Unico delle disposizioni in materia di ordinamento militare) a tutte le Forze di polizia […].In sostanza, a differenza delle Forze di Polizia ad ordinamento Civile (Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato e Polizie Locali), che trasmettono le Notizie di Reato direttamente all’Autorità Giudiziaria e solo in un secondo momento ai propri superiori gerarchici per conoscenza, i Carabinieri hanno l’obbligo di trasmetterle prima ai propri superiori.

La macchina della mistificazione

Spargiletame

CORPO FORESTALE DELLO STATO: IL COMANDANTE GENERALE DEI CARABINIERI ILLUSTRA TEMPI E MODALITÀ DELL’ACCORPAMENTO

Ecco la macchina della mistificazione a mezzo conferenza stampa: grande soddisfazione per il bottino pieno sulla pelle del personale. “Ognuno dei forestali entro 20 giorni potrà fare domanda ad altre amministrazioni e se respinta andrà nei carabinieri … che vergogna …… ma ovviamente SARANNO TUTTE RESPINTE ARBITRARIAMENTE, salvo una manciata di unità per fare fumo! Il meccanismo è concepito scientificamente per IMPEDIRE che la scelta sia LIBERA e rispettosa della DIGNITÀ di VERI SPECIALISTI IN AMBIENTE, da sempre, che non devono imparare nulla relativamente al proprio lavoro. Se gli SPECIALISTI sono, ovviamente da sempre, i FORESTALI, perché allora devono sottostare ad una nuova FORMAZIONE? Ma certo! È perché non saremo più specialisti ambientali ma prima di tutto MILITARIIIIIII!

Ministro Martina, questo è il BUCO NERO che non trova da due anni alcuna risposta né in Parlamento, né nelle Commissioni, né nel Consiglio di Stato dei due Carabinieri, né tantomeno del nostro Vertice o nel Governo! E nemmeno nel testo del decreto, che accuratamente evita di approfondire la voragine! La voce di 7000 forestali è facile silenziarla con le menzogne di regime e la denigrazione scientifica a favore della magnificenza di una pura operazione propagandistica. Già il personale di tutte le Forze di polizia (eccetto la quarta Forza Armata quando in tutto il mondo gli Stati ne hanno solo tre!) hanno gridato allo scandalo per il violento e subdolo attacco alla democrazia del sistema sicurezza.

Lo stesso Capo della Polizia si è chiaramente pronunciato CONTRO, prima di essere zittito d’autorità, segno inquietante ed impressionante di normalizzazione. A quando una bella conferenza stampa sulla riduzione da 4 a 3 delle Forze ARMATE ? E dei risparmi miliardari delle relative spese? E del trattamento antidemocratico del personale lamentato delle stesse rappresentanze CoCeR? È sbalorditivo che lo scioglimento del Corpo forestale avvenga quasi con ignominia, quasi prospettando una inefficienza da sanare!!!! Ma se ancora adesso nel 2016 ed in tutti gli anni precedenti i 7000 forestali hanno represso da soli oltre il 60% dei reati ambientali dove sta l’imbroglio? STA NELLA TROPPA EFFICIENZA! !!!! È QUESTA È UN PERICOLO DA COMBATTERE anche con la mistificazione del risparmio inesistente e addirittura con il miraggio di nuove proiezioni europee quando da anni già la collaborazione interpol, con e tra tutte le Polizie e soprattutto la Guardia di Finanza, è operativa.

La storia, ma forse già la cronaca, potrà spiegare la natura vera di questa incredibile lezione di demagogia al sevizio delle lobby militari. E come poliziotti contiamo di avere finalmente di fronte dei Giudici e non dei codardi. È facile vincere in televisione. Nessuno di questi signori ha avuto il coraggio, in due anni, di sedersi ad un tavolo con chi ha difeso da 200 anni l’integrità ecologica del Paese, donne e uomini poliziotti del Corpo forestale dello Stato. Furtivamente d’agosto, come nelle più classiche delle brutte storie di questo paese, si ricattano nel silenzio del Colle 7000 professionisti civili per far tornare i conti ai militari. Complimenti agli strateghi di questa nuova semplificazione con le stellette. Ma non dite però che l’avete fatto per l’Ambiente. Quello ha bisogno di ben altro rispetto e competenza.

Maurizio Cattoi

 

 

PARLA UN CAPO!

CFS lutto

Lettera aperta ai Forestali

Cari Forestali,

il Governo ha deciso di sopprimere con inaudita avventatezza e irresponsabilità l’amato e glorioso Corpo Forestale dello Stato che ha segnato la storia del nostro Paese: quanta amarezza e quanti rimpianti! Duecento anni di onorato servizio azzerati da una classe dirigente incolta e vile e dalla pochezza di politici pressappochisti, ad eccezione del “Movimento 5 Stelle” cui va la mia riconoscenza, incapaci di comprendere la gravità delle loro inappellabili decisioni.


Qualche anno fa si pose il problema della regionalizzazione del Corpo. La gente capì che si trattava di una operazione politica di bassa lega e ci aiutò nell’ardua impresa di preservarne la statualità grazie anche al sostegno determinante di molti parlamentari illuminati e della stampa più accreditata.


Ora la liquidazione del Corpo è avvenuta nel giubilo addirittura di quanti erano preposti alla sua salvaguardia, in assenza di ogni riflessione politica in ambito parlamentare e soprattutto nella indifferenza totale della opinione pubblica e dei mass-media.
Gli autori di cotanto misfatto non sanno che hanno infranto il sogno di intere generazioni che vedevano nel CFS un formidabile baluardo per la salvaguardia dell’ambiente e uno sprone possente per una nuova ecosofia per lo sviluppo sostenibile.


Cari Forestali, riflettete su quanto è avvenuto in questo ultimo decennio di cui restano solo miserie e macerie e avrete la risposta del perché la nostra Amministrazione, fra le più considerate e amate del Paese, sia caduta ora nell’oblio e nell’indifferenza generale.

Dr. Giuseppe Di Croce
già Capo del CFS