Finalmente il 194° anniversario della fondazione del Corpo Forestale dello Stato senza Forestali schierati in fremente immobilità di fronte a incongrui sproloqui ministeriali, senza picchetti a cariche presidenziali atte solo ad apporre firma come croce addosso all’Italia, senza cerimonie baciapilesche al santo Giovanni Gualberto gabbato.
Nel 194° anniversario della fondazione del Corpo Forestale dello Stato
per chi la divisa è pelle ed identità,
per chi “Foresta Foresta” è sulle labbra e nel cuore,
per chi la forestalità è abito mentale e modus vivendi
l’operosa e silente gratitudine dei cittadini.
Gli infingardi aretini, romani e rumeni, strafogati di bocconi e festini, annasperanno affogando nelle loro inadempienze e incostituzionalità perché dalle estreme vette montane alle estreme punte peninsulari un sovrano ancora tutela i tutori di “questa bella d’erbe famiglia e d’animali”.
Dal nerorosso coagulo di nefandezza si sublima un archemico 195° anno.
VIVA la FORESTALE !
E’ tutto uno schifo; oggi ho appreso che al museo di Spina a due passi da casa mia non opera più un restauratore: Evviva la forestale e la cultura tutta. Risparmiamo così ci restano più soldi per i ladri.
"Mi piace""Mi piace"
L’ha ribloggato su IL MONDO DEL BOSCO. Guardalo, sussurra e…pensa..
"Mi piace""Mi piace"