E’ datata 16 gennaio 2018 questa sorprendente definizione del gen. Graziani: “Carabinieri _Forza Armata ed elemento portante capacità d’interforze di difesa del Paese, forza di polizia e parte integrante del sistema di sicurezza interno. Particolarità che rende l’Arma moltiplicatore di potenza ed abilitatore delle capacità delle altre Forze Armate.” Non so se il Devoto-Oli sia infiltrabile, manovrabile e modificabile quanto Wikipedia ma indubbiamente il tweet è significativo di uno stile che fa dell’uso della lingua un moltiplicatore ed abilitatore d’encomi!
“Nel corso delle visite nei Comandi Legione si è avuto modo di percepire un certo montante malcontento; le cause che possono aver influito su tale stato di cose, possono certamente avere diversa origine, tra cui:
-che la spina dorsale degli uffici legionali è costituita da marescialli che sono la categoria che più s’è sentita maltrattata dal riordino delle carriere e nelle cui fila ci sono la maggioranza degli insoddisfatti;
-che l’assorbimento del CFS ha generato nel personale di ambedue le organizzazioni aspettative – magari destinate ad essere del tutto o in parte disattese – e speranze che forse non verranno soddisfatte, ma in generale non sembra che si stiano generando né gli auspicati risparmi di spesa né che si siano conseguiti benefici in termini di aumentata efficienza, razionalizzazione di strutture, migliorata operatività.”
<finalmente è stato reso noto l’elenco degli encomiati per lo splendido lavoro svolto ai fini della soppressione (ricordiamolo.. perché accorpamento mi sembra una grossa mancanza di rispetto..) del Corpo Forestale dello Stato. Soppressione, perché questa riforma ha smembrato competenze, disperso uomini, distrutto professionalità. Una perdita per l’intera Nazione in termini di tutela del paesaggio, di preservazione delle bellezze naturali, di difesa del suolo, di contrasto agli incendi boschivi e dissesto idrogeologico. Una sconfitta per ogni cittadino: un indecoroso passo indietro nella storia dei diritti dell’uomo. Militarizzazione forzata di uomini e donne. Colleghi demansionati e dequalificati in altre amministrazioni pubbliche, senza compiti, competenze, carriera. Una spartizione del bottino “funzioni monetizzabili in convenzioni onerose”. Un risparmio pubblicizzato che pesa sulle tasche del cittadino sotto decine di altre forme. Uno slogan pubblicitario che persevera nella cattiva informazione laddove ci si loda della perfetta riuscita dell’accorpamento del CFS nei CC (sbagliato il termine, sbagliato il giudizio) dopo aver attribuito ai cambiamenti climatici 130.000 ettari di foreste andate in fumo, 50 milioni d’ animali morti tra le fiamme, perdite umane negli incendi e nelle alluvioni (che ricordo essere conseguenti agli incendi).>
Intanto, sommessamente nel personale forzatamente transitato c’è chi rende “onore a tutti i dirigenti, funzionari, colleghi di ogni genere e grado che si sono opposti, che hanno sfidato il sistema e che continuano a lottare per i loro ideali. Sono fiera di aver fatto la conoscenza di molti di loro.. con la speranza che la voce che invoca giustizia non si affievolisca mai”.
Alla parola ONORE il mio pensiero va al 24 agosto 2016 quando ogni televisione nazionale oscurò qualsiasi inquadratura ove comparissero tra i soccorritori i Forestali, mai nominati poiché già iniziasse la massonica damnatio memoriae, nel mentre le copertine dei giornali stranieri strillavano le foto del miracolosi salvataggi operati con quelle divise che la gloriosa polvere delle macerie rendeva grigioverdi come non mai.
L’Arma poi, non per generosità, ma mostrando come trofeo la gloria dei vinti, in occasione della sua festa, il 5 giugno 2017, ha elargito encomi solenni ai Forestali salvifici durante il sisma. La Bandiera del CFS tuttavia è stata ammainata senza la decorazione meritata nel suo 194° anno di Storia.
Antonella Giordanelli
Giampaolo Concas – la ricompensa più grande per quei forestali arrivati a dare il loro aiuto per primi sui luoghi del terremoto (magari di loro spontanea volontà senza attendere ordini dall’alto) è sicuramente quella di essere stati accolti nell’arma!! (spero si capisca l’ironia)
La terribile notte del 24 agosto il cfs è arrivato ad Amatrice alle 5:30. Sessanta persone, tutte volontarie, hanno lasciato la loro famiglia in pieno sisma per accorrere dove c’era più bisogno. L’unico riconoscimento che conta, chiaramente, è quello di coloro che siamo riusciti ad aiutare. Ma fa un po’ male l’oblio delle istituzioni per coloro che sono transitati in amministrazioni diverse dall’Arma.. per noi c’è stato un trattamento diverso. Anzi, non c’è stato proprio nessun trattamento. Nessuna menzione. Il nulla. Unita a tutto il resto, questa sciocchezza aumenta il volume della disparità.
A Rieti, solo una quindicina di forestali sono passati con i vvf (piloti a parte). Tra questi, c’erano quelli giunti ad Amatrice in piena notte. Siamo partiti da qui alle alle 4.40.. non dico che terribile esperienza. Ma c’erano i nostri colleghi della stazione che hanno dato l’allarme in tempo reale sulle chat di whatsapp così ci siamo organizzati tra di noi con l’avallo e la collaborazione dell’ufficio superiore. Quello che abbiamo trovato è storia nota. Desolante, ma con qualche nota di gioia per aver potuto guardare negli occhi alcune delle persone sepolte dalle macerie. Ed è questa l’unica cosa che conta per noi.
Effetto Madia: Uno sguardo perso nella vastità del nulla.. una scaltrezza che non poteva non emergere dai risultati delle sue manovre.
Manovre, non riforme.. la differenza è sottile ma sostanziale.
La riforma migliora, rinnova; la manovra crea spostamenti relativi all’ottenimento dell’assetto voluto.
Poi apri un dizionario e guardi il significato figurato:
– MANOVRA (Seguito di azioni o di operazioni, di solito non chiare né lodevoli, condotte per lo più in margine o in contrasto rispetto al normale svolgimento di una prassi politica, economica, amministrativa);
Ecco.. la Manovra Madia sta scivolando giù dal margine.. la terra si sgretola...