SI SOFFOCHERA’ IL (CORPO DEI VIGILI DEL) FUOCO?

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Fin qui l’attività Anti Incendio Boschivo è stata efficacemente svolta dal CFS  grazie alla sua omogenea e capillare distribuzione nel territorio, ma dal 1 gennaio dovrebbe essere creato con i soli Forestali transitati nel Corpo dei Vigili del Fuoco il SAB (Servizio Antincendi Boschivi).
Purtroppo però, a parte il personale forestale aeronavigante del COA, le forze assegnate ai Vigili del Fuoco non permettono la benché minima plausibile copertura territoriale del Servizio AIB. Basta vedere ad esempio la localizzazione dei Forestali in Piemonte (tutti da Cuneo) od in Calabria (tutti da Reggio), la quantità di dirigenti presi dalla sola Liguria (3 su 10 totali), oppure i numeri previsti per regioni a rischio incendi come la Campania (solo 8 in tutto!).

E’ chiaro che su queste basi il servizio non può funzionare.

Oltretutto i VV del Fuoco si trovano a constatare che il SAB nasce acefalo!

Questo perché il Capo della Forestale mentre si adopera per far transitare nei Carabinieri 19 dirigenti superiori (cioè generali di brigata) e ben 95 primi dirigenti (cioè colonnelli), assegna ai VVF  solo un dirigente superiore e 10 primi dirigenti di cui la metà prossimi alla pensione, tanto che entro aprile ne rimarranno in servizio 5 o al massimo 6, al lordo dei ricorsi.

Questo perché la procedura utilizzata per la scelta dei dirigenti, anziché mirare all’interesse pubblico e scegliere le persone più idonee per i Vigili del Fuoco (e per i Carabinieri) è consistita nell’identificare prima le persone che, per motivi imperscrutabili si volevano passare ai pompieri e poi andando a trovane i titoli nei relativi fascicoli personali.

Infatti, secondo gli anomali atti istruttori, fra tutti e 18 i dirigenti superiori del CFS, solo uno possiederebbe abbastanza titoli in materia AIB da poter essere preso in considerazione arrivando alla inverosimile conclusione che  il 95% dei vertici del CFS  – cioè in pratica tutti i Comandanti regionali del Corpo – non avrebbe maturato in tutta la propria carriera abbastanza competenza in una materia, gli incendi boschivi, di cui il CFS si occupa dai tempi dell’emanazione della legge 47/1975 (!).

Eppure ai vertici del CFS c’è chi ha meritato 15 titoli attinenti agli incendi boschivi, chi 16, 22, 23, 26, e chi addirittura 123 (!). 

Appare davvero molto singolare che il dirigente superiore prescelto, laureato in legge, abbia maturato solo 3 titoli al suo attivo e la minore esperienza di tutti sugli incendi boschivi!

Analogamente tra i primi dirigenti “scartati” oltre al capo del CentroOperativoAntinvendioBoschivo  c’è :

– chi svolge attualmente la funzione di direttore della Divisione 3^ (Protezione Civile ed Antincendio Boschivo) dell’Ispettorato Generale CFS  (46 titoli)
– chi è autore del “Manuale AIB” (360 pag.- €40,00 ) adottato dal CFS per i corsi al proprio personale  (38 titoli)
– chi vanta varie dispense in materia di antincendio boschivo, missioni in Siria e in Kosovo per la costituzione di Nuclei Antincendio Boschivo, incarichi per la cooperazione in campo incendi boschivi fra CFS e FAO (28 titoli);
 – chi ha tenuto tesi sugli indici di pericolo incendi boschivi, docenze sull’AIB,  sia col titolo di formatore DirezioneOperazioniSpegnimento del CFS che come docente di “Addestramento AIB” nell’Albo docenti CFS e come responsabile del Centro operativo per la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi,

 – chi a spese pubbliche ha partecipato a corsi di Alta Specializzazione per incendi boschivi, (in Italia, a Los Angeles, in Spagna, alla British Columbia etc.) ed ha ottenuto 54 incarichi per docenze e per la redazione del Piano AIB.

Il Servizio Antincendi Boschivi che la Forestale non svolgerà più e di cui dovrebbero farsi carico i Vigili del Fuoco nasce impedito ed impossibilitato a funzionare per scelta dei vertici del CFS  a cui non sono estranei i generali dell’Arma.

Purtroppo però la natura non attende le procedure organizzative e l’ecocriminalità approfitterà della vigilanza azzerata;
già ora, a causa dell’aridità e delle temperature, è in atto una virulenta serie di incendi in quota su tutto l’arco alpino, dove, a differenza che in ambiente mediterraneo, è la stagione invernale a coincidere con il maggior rischio d’incendi.
Chi dirigerà le operazioni di spegnimento e gli interventi dei canadair dal 1 gennaio?

Antonella Giordanelli

3 risposte a "SI SOFFOCHERA’ IL (CORPO DEI VIGILI DEL) FUOCO?"

  1. randreassi@alice.it 31 dicembre 2016 / 17:58

    e a chi importadel nostro meraviglioso patrimonio forestale?

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  2. Andrea Marangoni 1 gennaio 2017 / 11:47

    Chi dirigerà le operazioni di spegnimento e gli interventi dei canadair dal 1 gennaio?…..
    Chi scrive è il segretario nazionale dei Vigili del Fuoco UGL…
    Il corpo Nazionale VVF ha al suo attivo circa 500 DOS (per chi non sapesse cos’è il DOS: direttore operazioni di spegnimento) su tutto il territorio nazionale e altri sono in via di formazione per l’anno 2017, quindi mi pare ovvio che l’incendio viene gestito e SOFFOCATO nel migliore dei modi, ricordando inoltre che in ogni grande incendio boschivo i Vigili del Fuoco sono sempre stati presenti a fare il loro lavoro.

    Se invece vogliamo discutere sul fatto che sia sbagliato sopprimere una Forza dello Stato, concordo sull’assurdita di una simile iniziativa.

    Non diffondiamo notizie false e tendenziose.
    Grazie.

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    • Lazzaro Manlio Detti 17 febbraio 2017 / 21:15

      Non so’ di quale realta’ lei stia parlando, ma qui in Toscana, almeno fino a quando sono stato in servizio io nel Corpo Forestale dello Stato, il lavoro principale all’interno dei boschi nell’attivita’ di spengimento degli incendi, lo effettuava il personale C.F.S. I VVF, giustamente, si attestavano a presidio dei centri abitati e anche delle abitazioni isolate minacciate dall’incendio! Cordialita’.

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